ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08355

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 712 del 31/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 31/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08355
presentata da
LUDOVICO VICO
mercoledì 31 ottobre 2012, seduta n.712

VICO. -
Al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

ormai da tre giorni circa 70 italiani disabili gravi stanno effettuando lo sciopero della fame;

si tratta di persone affette da patologie neurodegenerative progressive, come SLA, distrofia muscolare e sclerosi multipla;

alla base della loro drammatica protesta, vi è la politica di riassestamento effettuata nei provvedimenti di spending review, che malgrado destini 658 milioni di euro alla «non autosufficienza» non determina un piano organico di strumenti per la cura domiciliare anche attraverso figure come il caregiver (prestatore di assistenza diretta anche 24 ore su 24 e 7 giorni su 7);

associazioni e movimenti che riuniscono gli italiani affetti da queste gravi patologie e coordinati dal Movimento 16 novembre Onlus, nei mesi scorsi avevano effettuato anche vari presidi di fronte al Ministero dell'economia e delle finanze e a quello del lavoro e delle politiche sociali, per richiamare l'attenzione dei dicasteri responsabili anche del finanziamento di queste misure, sulla situazione di impossibilità di vivere una vita dignitosa a fronte di parole poco chiare sul tema. Attività di sensibilizzazione che si era trasformata anche in una proposta concreta e in un progetto organico presentato dalle stesse organizzazioni di disabili, e che avrebbe consentito allo Stato di risparmiare e muovere anche 90 mila posti di lavoro;

il diritto essenziale alla cura e all'assistenza domiciliare, che, come si ricorderà, aveva già subito un duro colpo durante il Governo precedente che aveva soppresso il fondo per l'autosufficienza, e ora ripristinato dall'articolo 23 (comma 8) del decreto-legge sulla «spending review», merita di ricevere i consigli indispensabili di chi si confronta quotidianamente con malattie così invalidanti. Per tale ragione le associazioni che riuniscono questi disabili gravi chiedono da tempo un incontro con i Ministri dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali e della salute -:

quali iniziative di competenza il Governo intenda mettere in atto per interrompere una forma di protesta così dura specie per chi è già in condizioni di grave caducità fisica e, conseguentemente, come intenda risolvere il problema di bisogno assistenziale indispensabile per chi è legato a patologie soggette ad ingravescenza e rendere possibile una vita in condizioni di dignità a tutti questi italiani.(5-08355)