ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08324

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: MURER DELIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
25/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/10/2012
Resoconto MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/10/2012
Resoconto BALDUZZI RENATO MINISTRO - (SALUTE)
 
REPLICA 25/10/2012
Resoconto MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/10/2012

SVOLTO IL 25/10/2012

CONCLUSO IL 25/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-08324
presentata da
DELIA MURER
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

MURER e MIOTTO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il 6 luglio 2012 il Governo ha approvato il decreto-legge n. 95 (Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto 2012 - supplemento ordinario n. 173) recante «Disposizioni urgenti per la riduzione della spesa pubblica a servizi invariati» convertito, con modificazioni dalla legge n. 135 del 2012;

le misure approvate contengono interventi di riduzione della spesa in vari settori della pubblica amministrazione; tra questi ci sono disposizioni urgenti per l'equilibrio del settore sanitario e misure di governo della spesa farmaceutica;

tutti i tagli, secondo le intenzioni del Governo, non dovrebbero in teoria comportare «varianza dei servizi per i cittadini», anche se le misure adottate per il servizio sanitario, ispirate da una logica prevalentemente economica e basate su tagli di risorse di carattere lineare, rischiano di mettere a repentaglio la sostenibilità dello stesso servizio sanitario nazionale e l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza;

la stessa programmazione delle spese sanitarie avviene sulla base di riduzione di risorse che non sono state previamente concordate né con le regioni, né con gli enti locali, mettendo cosi in discussione un sistema pattizio che finora ha permesso di tenere sotto controllo l'andamento della spesa sanitaria;

alcune misure, nello specifico, vanno ad incidere non solo sui servizi erogati ma anche sui livelli occupazionali di cooperative sociali di tipo A e di tipo B, comportando disagi tra i lavoratori, molti dei quali soggetti svantaggiati avviati al lavoro dentro un percorso di inclusione sociale;

alle cooperative sociali di tipo A, impegnate nella gestione di servizi sociosanitari per conto di aziende sanitarie locali, in seguito al provvedimento denominato spending review, stanno pervenendo richieste di riduzione degli importi senza possibilità di rinegoziazione pari al 5 per cento degli appalti, che si traduce inevitabilmente in un grave disagio per i lavoratori dal momento che le cooperative hanno davanti due strade: licenziare un lavoratore ogni cinque oppure praticare un taglio lineare dell'orario di lavoro e quindi delle stipendio, del 20 per cento, con una misura di solidarietà interna che ancora una volta vede penalizzati i lavoratori;

alle cooperative sociali di tipo B, che avviano al lavoro soggetti svantaggiati in settori di multiservizio (pulizie, manutenzioni, eccetera), in seguito al provvedimento denominato spending review, stanno pervenendo comunicazioni per la rinegoziazione dei contratti con tagli dei corrispettivi del 20 per cento, che talvolta si sommano al 5 per cento di cui sopra, configurando per i lavoratori una situazione insostenibile; per molti di loro non c'è alternativa al licenziamento e, configurandosi in molti casi rapporti di lavoro flessibile e atipico, in alcune situazioni mancano anche gli ammortizzatori sociali;

bisogna ricordare che le cooperative sociali sono soggetti d'impresa che si configurano come organizzazioni non lucrative di utilità sociali (Onlus), svolgendo, oltre ad un'attività di impresa, anche una funzione sociale; in particolare, le cooperative sociali di tipo B avviano al lavoro soggetti problematici, che hanno trovato nell'occupazione una risorsa non solo economica ma personale, psicologica, motivazionale per uscire da situazioni di svantaggio cronico; in questi casi, là perdita del lavoro si traduce non solo in un problema economico ma in un dramma personale, con il rischio di far scivolare migliaia di persone, di nuovo, verso situazione di marginalità;

in sede di approvazione, alla Camera dei deputati, del disegno di legge di conversione del decreto-legge denominato spending review è stato accolto un ordine del giorno della prima firmataria del presente atto che impegnava il Governo a «monitorare gli effetti applicativi delle disposizioni citate in premessa al fine di valutare l'opportunità, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, di escludere espressamente dall'obbligo del ricorso alle procedure d'appalto le associazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS) che operano nel campo socio assistenziale e dell'accoglienza agli immigrati nonché nella rinegoziazione dei contratti nel settore sanitario le cooperative di tipo b vista la loro valenza sociale nel rinserimento lavorativo delle persone svantaggiate» -:

se sia a conoscenza di quanto sopra esposta e se non ritenga di adottare iniziative normative volte a rivedere i citati tagli alla spesa sanitaria disposti dal decreto-legge n. 95 del 2012 cosiddetto spending review, in particolare al fine di escludere le cooperative sociali di tipo B dalla prevista rinegoziazione e riduzione degli appalti delle convenzioni con le aziende sanitarie. (5-08324)