BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della salute, al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica di giovedì 20 gennaio, la comunità Villa Maraini, storico centro di Roma per la cura della tossicodipendenza, vi sono gravi carenze da parte delle istituzioni riguardo l'aiuto e il sostegno necessari per far fronte a tutte le esigenze soprattutto di tipo economico per assistere adeguatamente i tossicodipendenti;
secondo quanto dichiarato dal Presidente della commissione permanente della Croce rossa e della Mezza Luna Rossa, Massimo Barra, il fondatore di Villa Maraini, la comunità, fondata dalla metà degli anni Settanta, è in grave crisi di finanziamenti e aspetta i bandi regionali che verranno. Un lavoro «a progetto», da sempre. «Per la distribuzione del metadone» racconta Barra «la delibera è scaduta il 3 agosto. E noi ne diamo 250 dosi al giorno, senza fondi, finché dura, perché presto finirà. Pretendono di trattare il problema con indicazioni burocratiche del tipo: al centro di accoglienza gli eroinomani dovrebbero rimanere solo 4 giorni. E dopo? Sono guariti? Tutto questo è pazzesco. Anche Aiuti, presidente della commissione comunale della Sanità, ha chiesto di riscrivere i bandi. È un'umiliazione»;
il centro di Villa Maraini è aperto 24 ore su 24. «Quando un tossico finisce in cella» conclude Barra «dai commissariati e dalle stazioni dei carabinieri chiamano noi. Molti i "domiciliari" li scontano a Villa Maraini, curandosi. Dal 1992 andiamo a cercarli e a fornire aiuto con i camper delle unità di strada. C'è il piano "spazzaneve" contro la diffusione della cocaina. Abbiamo insegnato ai drogati a non scambiarsi le siringhe per non prendersi l'Aids. Abbiamo visto morire tanti di cirrosi per l'epatite C, come Roberto, un nostro bravissimo operatore. E dobbiamo vivere cosi, sempre alla mercé di un bando e dell'insicurezza?» -:
se non si ritenga che un centro di così elevata esperienza e professionalità, anche di aiuto e sostegno ai detenuti, non necessiti di un intervento ad hoc del Governo di carattere economico-finanziario;
se infine non si ritenga urgente promuovere, d'intesa con la regione Lazio, un tavolo di confronto con l'obiettivo di risolvere i problemi relativi all'opera di assistenza e aiuto attualmente offerti dall'istituto in questione a migliaia di cittadini in difficoltà. (5-08287)