ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08238

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10853
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08238
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


domenica 30 gennaio 2011 la prima firmataria del presente atto ha visitato il carcere di Sanremo nuovo complesso (inaugurato nel 1996) assieme ad Irene Testa (segretaria dell'Associazione Il detenuto ignoto), Alessandro Rosasco e Gian Piero Buscaglia (membri (del comitato nazionale di Radicali italiani) e Susanna Mazzucchelli (segretaria dell'associazione Radicali Genova); la delegazione è stata accompagnata dal comandante, commissario Sergio Orlandi;


dalla visita ispettiva è emerso il seguente quadro:


nel carcere di Sanremo sono presenti 355 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare di 209 posti; 218 detenuti sono condannati in via definitiva, i rimanenti sono in attesa di giudizio e, fra questi, 58 sono imputati; 187 sono i detenuti stranieri appartenenti a 34 nazionalità diverse; fra i condannati 22 sono i collaboratori di giustizia e 8 gli ergastolani;


i detenuti tossicodipendenti sono 70 di cui 8 in terapia metadonica; 6 sono i reclusi affetti da HIV;


gli agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono 156 a fronte di una pianta organica che nel 2001 ne prevedeva 254; gli educatori previsti in organico sono 6 mentre quelli effettivamente in servizio sono 4; nell'istituto opera un solo psicologo del Sert mentre un altro è presente solo per poche ore al mese;


i detenuti che lavorano sono in tutto solo 40: 30 dipendenti dall'amministrazione che ruotano ogni 15 giorni, 5 addetti alle lavorazioni di serramenti pagati con fondi provinciali erogati alla cooperativa «Galeotta S.r.l.», e 5 detenuti semiliberi che lavorano in proprio; la quasi totalità dei detenuti passa in cella quasi 19 ore, tolte le 4 ore d'aria mattutine e pomeridiane e l'ora e un quarto della socializzazione che si svolge dalle 16.45 alle 18.00; i corsi di alfabetizzazione occupano 10 detenuti così come la scuola media; solo uno degli 8 ergastolani lavora;


nel 2010 nell'istituto sono morti due detenuti, uno dei quali si chiamava Fernando Paniccia invalido al 100 per cento affetto da ritardo mentale, epilettico e semiparalizzato; Paniccia, che pesava 186 chili, è morto nella cella, ucciso probabilmente da un arresto cardiaco; le sue condizioni di salute erano critiche da tempo e, secondo quanto riferito dal comandante, è stato lui a rifiutare il ricovero in ospedale quando, il giorno di Natale 2010, si è sentito male;


a proposito di eventi critici, da segnalare 12 casi di autolesionismo nel 2010 e 1 nel 2011 e due aggressioni contro dipendenti dell'amministrazione penitenziaria;


quanto alla sanità, il passaggio di competenze alla ASL sembra non abbia comportato particolari traumi anche perché è stato assorbito tutto il personale della precedente gestione dell'amministrazione penitenziaria: solo il dirigente sanitario è cambiato;


con la legge 199 del 2010, sono usciti dal carcere di Sanremo, per beneficiare della pena alternativa della detenzione domiciliare, 8 detenuti;


nonostante l'istituto sia di relativa recente costruzione, nella sala colloqui c'è ancora il vietatissimo muretto che divide i detenuti negli incontri con i loro familiari; l'area verde per le visite dei minori deve ancora essere messa a norma;


nell'istituto penitenziario di Sanremo Nuovo complesso non vige il regolamento interno previsto dal secondo comma dell'articolo 32 della legge n. 354 del 1975; il Comandante informa la delegazione che il testo redatto è al vaglio del magistrato di sorveglianza -:


se sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;


in che modo intenda attivarsi e in quali tempi per superare i problemi di sovraffollamento del carcere di Sanremo nuovo complesso;


in che modo intenda ripristinare il fondo per il lavoro in carcere dei detenuti, visto che nelle condizioni attuali, solo un'estrema minoranza di loro ha la possibilità di svolgere un attività, peraltro poco qualificante, all'interno dell'istituto;


in che tempi verrà ripristinato l'organico degli agenti di polizia penitenziaria, degli educatori e degli psicologi;


cosa si intenda fare per vigilare affinché venga garantito il diritto alla salute dei detenuti considerata la presenza di 70 tossicodipendenti e di numerosi casi psichiatrici;


in particolare, quali notizie ulteriori dispongano i ministri interrogati sulla morte di Fernando Paniccia, se siano stati messi in atto tutti gli accorgimenti del caso vista la sua condizione di infermità mentale e se il Ministro della giustizia intenda avviare un'indagine amministrativa interna al carcere per individuare eventuali responsabilità in merito al suo malore, al mancato ricovero seguito e alla sua successiva morte;


in che tempi verrà abbattuto il muretto nella sala colloqui e quando sarà consentito ai bambini di avere colloqui in un luogo meno deprimente; quando verrà istituita l'area verde;


quando verranno ripristinati fondi adeguati per la manutenzione ordinaria, per l'acquisto di materiali per la pulizia delle celle e per i sussidi per i detenuti più indigenti;


in che tempi gli ergastolani del carcere di Sanremo potranno vivere una detenzione secondo quanto previsto dalla normativa vigente, cioè scontando la pena in istituti ad hoc, in isolamento notturno e con l'obbligo di lavorare;


in che tempi verrà sanata la violazione normativa riguardante l'inesistenza di un regolamento interno all'istituto.
(5-08238)