ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08237

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10852
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08237
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:



il 29 gennaio 2011, l'interrogante ha visitato il carcere di Imperia assieme ad Irene Testa (segretaria dell'Associazione Il Detenuto Ignoto), Alessandro Rosasco e Gian Piero Buscaglia (membri del Comitato nazionale di Radicali Italiani), Susanna Mazzucchelli (segretaria dell'Associazione Radicali Genova); la delegazione è stata accompagnata dal direttore, Nicolò Mangraviti;



dalla visita ispettiva è emerso il seguente quadro:



nel carcere di Imperia sono presenti 99 detenuti rispetto ad una capienza regolamentare di 78 posti; 57 detenuti sono condannati in via definitiva, i rimanenti sono in attesa di giudizio e, fra questi, 18 sono imputati; gli stranieri sono il 60 per cento mentre i tossicodipendenti sono circa 40 di cui, seguiti dal Sert 27 e, in trattamento metadonico 4; 3 sono i reclusi affetti da HIV; i casi psichiatrici sono numerosi, circa 10, soprattutto fra gli extracomunitari; gli agenti di polizia penitenziaria in servizio sono 52 a fronte di una pianta organica che nel 2001 ne prevedeva 72, ma occorre tenere presente che 4 agenti sono al nucleo traduzioni, 8 si occupano dei colloqui, 10 sono distaccati in altre sedi; gli educatori sono due; un solo psicologo;



l'area sanitaria presenta gravi problematiche in primo luogo perché non è previsto un servizio sanitario h24; a ciò si aggiunge il fatto che il defibrillatore è semi-automatico e che nelle ore notturne scoperte dal presidio, quando non ci sono nemmeno gli infermieri, gli agenti di turno - non avendo fatto alcun corso - non sono in grado di usare il dispositivo nel caso di un arresto cardio-circolatorio; il Sert dovrebbe esser più presente, soprattutto la psichiatra, infatti, da più di un mese non mette piede nell'istituto;

i detenuti che lavorano non sono più di 15; lo fanno a rotazione e dopo un mese di prestazioni possono contare su un salario di 100 euro che viene decurtato di 50 euro per le spese di mantenimento in carcere; la scuola di alfabetizzazione è frequentata da 9 detenuti, la media da 5 il corso di francese da 8 e quello di inglese da 9; ciò che è chiaro è che chi non ha la fortuna di lavorare, passa 19 ore della giornata in cella;


positiva, invece, è la sperimentazione fatta dall'istituto nella sezione «dimittendi» che ospita 35 detenuti che hanno le celle aperte dalle 8.30 alle 15.30; questa «custodia attenuata» - a detta dei dirigenti del carcere - dà buoni risultati consentendo ai detenuti di fare alcune attività come il corso di teatro e di pittura, il gruppo di gestione dei conflitti alla presenza di una psicologa del Sert, o alcune attività sportive come la pallavolo;


quanto alla sanità, il passaggio di competenze alla ASL sembra non abbia comportato particolari traumi anche perché è stato assorbito tutto il personale della precedente gestione dell'amministrazione penitenziaria: solo il dirigente sanitario è cambiato;


con la legge n. 199 del 2010 sono usciti dal carcere di Imperia, per beneficiare della pena alternativa della detenzione domiciliare, 6 detenuti, mentre 2 sono in attesa di risposta da parte del magistrato di sorveglianza;



nella sala colloqui c'è ancora il vietatissimo muretto che divide i detenuti negli incontri con i loro familiari; non c'è l'area verde per le visite dei minori;





nell'Istituto penitenziario di Imperia non vige il regolamento interno previsto dal secondo comma dell'articolo 32 della legge n. 354 del 1975 -:


se sia a conoscenza di quanto scritto in premessa;



in che modo intenda attivarsi e in quali tempi per superare i problemi di sovraffollamento del carcere di Imperia;



in che modo intenda ripristinare il fondo per il lavoro in carcere dei detenuti, visto che nelle condizioni attuali, solo in pochi hanno la possibilità di svolgere un attività, peraltro poco qualificante, all'interno dell'istituto;



in che tempi verrà ripristinato l'organico degli agenti di polizia penitenziaria;

cosa si intenda fare per vigilare affinché venga garantito il diritto alla salute dei detenuti, considerata la presenza di 40 tossicodipendenti e di una decina di casi psichiatrici; quando verrà ripristinato il servizio sanitario h24 e in che modo si intenda urgentemente far fronte ad eventuali gravi emergenze notturne;



in che tempi verrà abbattuto il muretto nella sala colloqui e quando sarà consentito ai bambini di avere colloqui in un luogo meno deprimente; quando verrà istituita l'area verde; quando verranno ripristinati fondi adeguati per la manutenzione ordinaria e per i sussidi da destinare ai detenuti più indigenti;



in che tempi verrà sanata la violazione normativa riguardante l'inesistenza di un regolamento interno all'istituto.
(5-08237)