ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08211

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/10145
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08211
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


Salvatore Coci, nato a Sant'Agata di Militello (Messina) il 10 novembre 1950, è detenuto dal 27 novembre 2010 nel carcere di Messina Gazzi, in esecuzione di una pena di 1 anno, 1 mese e 25 giorni;


nel notificare la pena da scontare, per le gravi condizioni di salute del signor Coci, il tribunale di Patti sospendeva la sua esecuzione in carcere e chiedeva al tribunale di sorveglianza di Messina di applicare una misura alternativa;


a tal fine il tribunale di sorveglianza incaricava l'ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe) di Messina di produrre la relazione utile a fornire i dati occorrenti per l'applicazione della misura alternativa, ma le assistenti sociali dell'Uepe non ottemperavano alla richiesta del tribunale perché il signor Coci era lontano da Messina, cioè a Manduria, in provincia di Taranto, dove veniva assistito da una famiglia che aveva deciso di ospitarlo;


il Coci attendeva quindi a Manduria, secondo accordi telefonici, di essere contattato dall'Uepe di Taranto ma il tribunale di sorveglianza di Messina non si sarebbe preoccupato, neanche dopo il sollecito dell'Uepe di Messina, di incaricare per la relazione gli assistenti sociali di Taranto;


sta di fatto che, infine, il caso del signor Coci è stato discusso davanti al tribunale di sorveglianza di Messina senza alcuna relazione da parte degli assistenti sociali e con tutti i certificati delle malattie del Coci esibiti dal suo avvocato difensore e comprovanti gli alti rischi di mortalità, per evitare i quali il paziente è completamente allettato;


in base ai certificati medici, il Coci risulta affetto da: angina instabile post infartuata trattata con intervento di rivascolarizzazione miocardica mediante stent; ipertensione arteriosa; broncopneumopatia cronica ostruttiva; artrosi generalizzata con netta diminuzione della funzionalità dell'apparato locomotore; lombosciatalgie; esiti di discectomia microchirurgica per ernia discale lombare; ernia discale con compressione sul sacco durale; sindromi comiziali post traumatiche in terapia farmacologica; immunodeficienza HCV correlata; microangiopatia generalizzata; sindrome depressiva maggiore in terapia con psicofarmaci; pregresso intervento di rivascolarizzazione arti inferiori con intervento di by-pass axillo-bifemorale per claudicatio intermittens di gamba bilaterale a stretto intervallo libero secondaria ad occlusione dell'aorta addominale e delle articolazioni iliache bilateralmente (da evidenziare che questo tubo di 8 mm che parte dal cuore fino alle gambe, se dovesse infettarsi, il rischio di morte del paziente è immediata, e il detenuto vive in condizioni precarie di pulizia); formazioni nodulari NDD polmonari;


nonostante le numerose certificazioni esibite, secondo le quali il paziente sarebbe incompatibile con qualsivoglia stato detentivo, il tribunale di sorveglianza di Messina ha disposto la sospensione della sospensione pena richiesta dal tribunale ordinario, ordinando la carcerazione del Coci;


il detenuto è stato prelevato dalla sua residenza nel messinese - dove era stato nel frattempo portato nella speranza che le assistenti sociali dell'Uepe di Messina lo andassero a trovare - e trasportato fino al carcere di Messina Gazzi, su un'autoambulanza e con la necessità dell'ossigeno che già aveva nel momento in cui è stato prelevato;


attualmente è ristretto insieme ad altre 5 persone in una cella del centro clinico, dove le condizioni igieniche e le cure non sarebbero adeguate al suo stato e dove recentemente si sarebbe sentito male con il cuore, sarebbe caduto a terra e il medico sarebbe arrivato solo dopo tre ore;


nell'interrogazione del 26 luglio 2010 n. 4-08158 la prima firmataria del presente atto faceva presente che il centro clinico era in condizioni di abbandono e degrado -:


se corrisponda al vero quanto su descritto; se intenda effettuare accertamenti preliminari presso il tribunale di sorveglianza e l'ufficio di esecuzione penale esterna di Messina in relazione a quanto riportato in premessa; cosa intenda fare perché siano garantiti al paziente detenuto suoi diritti fondamentali e sia, innanzitutto, scongiurato il rischio che il signor Coci muoia in carcere. (5-08211)