ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08202

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 708 del 24/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09990
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/10/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 24/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 24/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08202
presentata da
RITA BERNARDINI
mercoledì 24 ottobre 2012, seduta n.708

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


nell'ambito della procedura di regolarizzazione di cittadini stranieri prevista dal decreto-legge n. 78 del 2009, convertito dalla legge n. 102 del 2009 - che più precisamente si connota come procedura di emersione dal lavoro nero - si sono verificati in tutta Italia fatti di tipo criminale, posti in essere da organizzazioni o singoli cittadini, per lucrare denaro ai danni di cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno in cambio della presentazione della domanda di emersione; domanda di emersione di solito del tutto falsa, costruita a tavolino con documentazione ad hoc, oppure priva sin dall'inizio dei requisiti richiesti dalla legge;


a seguito di queste vere e proprie truffe commesse in danno di migliaia di cittadini extracomunitari, alcune procure della Repubblica, a partire da quella di Verona, hanno ipotizzato l'esistenza della fattispecie criminosa di cui all'articolo 12, comma 5, del Testo Unico sull'immigrazione, norma in base alla quale «chiunque, al fine di trarre un ingiusto profitto dalla condizione di illegalità dello straniero o nell'ambito delle attività punite a norma del presente articolo, favorisce la permanenza di questi nel territorio dello Stato in violazione delle norme del presente Testo Unico, è punito con la reclusione fino a quattro anni e con la multa fino a lire trenta milioni. Quando il fatto è commesso in concorso da due o più persone, ovvero riguarda la permanenza di cinque o più persone, la pena è aumentata da un terzo alla metà»;


nel caso di specie, i migranti sfruttati vengono considerati parti offese nei procedimenti penali instaurati o instaurandi (salvo singole evidenze diverse), in quanto vittime di grave sfruttamento;


la circolare 4 agosto 2007 emanata dall'allora Ministro dell'interno, Giuliano Amato, invita i questori a trovare soluzioni che, all'interno del testo unico sull'immigrazione, permettano la regolarizzazione della posizione anche di tutti quei cittadini stranieri vittime di grave sfruttamento nei luoghi di lavoro e/o di lavoro nero, ciò mediante la concessione del permesso di soggiorno per protezione sociale previsto dall'articolo 18 del medesimo testo unico;


le argomentazioni e le conclusioni della citata circolare sono state confermate successivamente anche dalla direttiva n. 2009/52/CE ancora non recepita dallo Stato italiano;


l'immigrazione è sicuramente una delle questioni sociali più importanti attualmente in Italia, in quanto i cittadini stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2009 sono 3.891.295, pari al 6,5 per cento del totale dei residenti e rappresentano il 7 per cento della forza lavoro del nostro Paese;


la realtà dell'immigrazione del nostro Paese è un fatto positivo, strutturale e duraturo se correttamente gestita perché può corrispondere alle necessità della nostra economia, delle nostre famiglie, del nostro welfare -:


se non ritenga opportuno convocare un tavolo istituzionale sul tema delle truffe commesse in danno degli immigrati nell'ambito della procedura di regolarizzazione prevista dal decreto-legge n. 78 del 2009 nonché promuovere in tempi brevi l'introduzione di una normativa che permetta a questi stranieri di denunciare la truffa subita senza il pericolo di essere espulsi dal territorio italiano;


quali provvedimenti urgenti intenda adottare al fine di combattere ogni forma di sfruttamento del lavoro, attraverso una rigorosa applicazione della normativa vigente, in modo particolare dell'articolo 18 del decreto legislativo 286 del 1998, che prevede un permesso di soggiorno per le persone che denunciano i propri sfruttatori;


se non reputi opportuno emanare una nuova circolare e, tramite essa, invitare le questure a concedere agli immigrati truffati in occasione della procedura di regolarizzazione prevista dal decreto-legge n. 78 del 2009 un permesso di soggiorno per attesa occupazione;


se non reputi opportuno emanare una nuova circolare e, tramite essa, invitare le questure a concedere agli immigrati truffati in occasione della procedura di regolarizzazione prevista dal decreto-legge n. 78 del 2009 un permesso di soggiorno per protezione sociale ex articolo 18 del decreto legislativo n. 286 del 1998;


se e quali iniziative intenda adottare al fine di promuovere entro tempi brevi all'interno del nostro ordinamento giuridico della direttiva 2009/52/CE.(5-08202)