BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
Francesco Molinaro, segretario del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria ha denunciato la situazione di assoluta invivibilità in cui versa il carcere calabrese di Lamezia Terme;
all'interno del predetto istituto di pena vi sono nove persone rinchiuse in una sola cella per 20 ore al giorno. Tutti affollati su tre letti a castello, intorno a un tavolino in un corridoio stretto, e con un bagnetto;
nel carcere di San Francesco vi sono 90 detenuti e 20 agenti penitenziari attivi nei corridoi, altri 10 negli uffici amministrativi. Ma l'istituto potrebbe ospitare massimo 50 persone, e dovrebbe essere dotato di un agente per ognuno di loro;
secondo gli esponenti del SAPPE, «il carcere lametino è interessato da tempo da un notevole sovraffollamento se si considera che la capienza regolamentare è di 30 posti e quella tollerabile di 50, mentre i detenuti oscillano dagli 80 ai 90, determinando una percentuale di sovraffollamento tra le più alte d'Italia. C'è un solo sovrintendente in servizio per turno perché tanti agenti sono distaccati altrove, e diversi non si trovano al lavoro per motivi di salute, e presto potrebbero andare in prepensionamento. Personale ridotto significa anche, secondo il sindacato, che c'è un solo agente donna e quando c'è l'accesso al carcere dei familiari dei detenuti bisogna fare ricorso a dipendenti di supporto che arrivano da altre sedi. Manca anche un educatore, ogni tanto ne arriva uno che deve far fronte alle richieste di 90 detenuti. La situazione obbliga il personale ad effettuare gravose ed estenuanti turnazioni di lavoro, senza che possano essere assicurate adeguate condizioni di sicurezza nella struttura penitenziaria» -:
come il Governo intenda intervenire per:
a) superare la situazione come sopra evidenziata e ricondurre il numero dei detenuti entro i limiti imposti dalla capienza regolamentare dell'istituto;
b) ripristinare adeguate condizioni logistiche e organizzative, nonché un numero adeguato di agenti di polizia penitenziaria nel penitenziario di cui sopra, onde preservare legalità e sicurezza.
(5-08185)