ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08181

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 707 del 23/10/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/18167
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 23/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 23/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08181
presentata da
ANITA DI GIUSEPPE
martedì 23 ottobre 2012, seduta n.707

DI GIUSEPPE. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

le notizie relative ai prezzi dei cereali e semi di soia nel mercato internazionale, in particolare quello americano, indicavano un cambiamento di tendenza previsto per il prossimo semestre. Alcuni analisti del settore intravedevano possibili miglioramenti sulle rese per acro delle coltivazioni di soia, tanto da spingersi oltre i 122 bushel per acro previsti dal dipartimento dell'agricoltura americana;

ulteriori notizie dal mondo dell'agricoltura indicavano che anche la soia avrebbe potuto risentire positivamente di un miglioramento delle rese; previsioni altrettanto positive giungevano dalla Russia, disponibile ad aumentarne le quantità esportabili di grano a fronte della situazione australiana che lamentava un raccolto in forte calo; alla luce di queste notizie è possibile intravedere una prima fase di debolezza sul prezzo dei cereali, anche se sui mercati fisici il disagio ancora rimane, con il mais in forte sofferenza rispetto al grano e alla soia;

in Italia, il riferimento del prezzo del nostro grano tenero è dato dalle quotazioni della borsa merci di Bologna, venerdì 5 ottobre scorso il prezzo era fermo a 275 euro/t, quotazione ancora molto alta dovuta dalla dilazione tra i prezzi del grano Usa, quotati sulla borsa di Chicago, e il nostro frumento che solitamente è di circa un mese;

discorso simile vale anche per la soia, quotata a livello internazionale tra i 537 euro/t ed i 510 euro/t della soia Ucraina, la nostra soia è in linea con questi prezzi essendosi attestata alla borsa di Bologna, al 5 ottobre scorso, sui 520 euro/t, con evidenti discrepanze tra questi prezzi virtuali e quelli del mercato fisico, ancora troppo elevati;

i dati trasmessi giovedì 11 ottobre scorso dal dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti, hanno invece presentato le difficoltà relative ai raccolti internazionali di cereali e semi oleosi. Il mais peggiora nelle sue stime finali ed anche il dato sul grano, a livello mondiale, appare in calo di quasi 5 milioni di tonnellate. L'incertezza dei mercati in questo momento non fa altro che favorire l'esportazione di frumento dagli Stati Uniti che innalzano le quotazioni. In questo modo l'Italia subisce la situazione, con una stasi dei prezzi che rimangono invariati e, sul mercato fisico, ancora troppo elevati;

la situazione internazionale del frumento influisce sui prezzi dei nostri prodotti, presumibilmente destinati a rimanere sui livelli attuali almeno fino alla primavera prossima in attesa del nuovo raccolto;

l'andamento dei futures sul Milling Wheat, cioè il grano francese, ha avuto le stesse oscillazioni di quelli americani, ovvero, dopo l'aumento causato dai pessimi dati usciti, il prezzo è rientrato nell'ordine dei 254 euro/t; appare inconcepibile, alla scrivente, come l'Italia che è tra i maggiori produttori a livello europeo di grano tenero e tra i maggiori al mondo di grano duro, debba subire passivamente l'andamento del prezzo dei cereali -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

quali iniziative si intenda porre in essere per sviluppare un modello economico utile a tutelare economicamente i nostri prodotti;

se non si ritenga utile istituire un tavolo tecnico per definire un potenziamento dei controlli sul funzionamento dei mercati e su eventuali abusi di posizione dominante, coinvolgendo le filiere agro-alimentari. (5-08181)