ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08158

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 705 del 17/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: BARBARO CLAUDIO
Gruppo: FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO
Data firma: 17/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI, IL TURISMO E LO SPORT delegato in data 17/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08158
presentata da
CLAUDIO BARBARO
mercoledì 17 ottobre 2012, seduta n.705

BARBARO. -
Al Ministro per gli affari regionali, il turismo e lo sport.
- Per sapere - premesso che:

le olimpiadi di Londra di quest'anno e i mondiali di Germania dello scorso hanno mostrato il grande potenziale e il rilevante grado di sviluppo del calcio femminile europeo e mondiale, con sorprendenti numeri anche in Paesi del centro Africa e dell'Asia;

secondo stime dell'UEFA i numeri delle praticanti di calcio femminile in Europa dimostrano una diffusione notevole di questo sport, anche grazie alle rilevanti risorse che l'UEFA stessa e le Federazioni sportive nazionali hanno deciso di investire; in grandi Paesi come Francia, Germania e Gran Bretagna sono infatti coinvolte più di 200 mila praticanti, mentre Belgio e Svizzera poco meno di 50 mila;

in Italia la situazione del calcio femminile è diversa da quella dei maggiori Paesi europei; i dati ufficiali delle squadre partecipanti ai campionati nazionali (60) e di quelle partecipanti ai campionati locali/regionali (circa 300) parlano infatti di un numero di praticanti effettive non superiore alle 10 mila unità e registrano una crescita di ritiri a causa della mancanza di aiuti e sostegni. Sono infatti 40 le società sportive scomparse negli ultimi cinque-sei anni e una intera categoria (la serie B);

ad oggi, in Italia, non si riesce a organizzare un campionato di categoria primavera (età 16 anni), in varie zone del Nord, come in Piemonte, e anche al Sud dove risulta drammaticamente carente la rappresentanza calcistica femminile nazionale, ad eccezione di due squadre di Napoli (serie A e A2) e di una di Bari (serie A2) -:

quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere al fine di sostenere e valorizzare il settore del calcio femminile che, come illustrato in premessa, sconta un grave «gap» di sviluppo e di visibilità rispetto allo standard europeo;

quante risorse la Federazione italiana gioco calcio abbia destinato, negli ultimi 5 anni, alla Lega nazionale dilettanti per il sostegno e lo sviluppo del calcio dilettantistico (secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 gennaio 2008, n. 9), ed, in particolare, quanto quest'ultima abbia effettivamente assegnato alla divisione calcio femminile. (5-08158)