ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08153

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 705 del 17/10/2012
Firmatari
Primo firmatario: SCHIRRU AMALIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/10/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/10/2012
Stato iter:
20/12/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/12/2012
Resoconto MARTONE MICHEL ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 20/12/2012
Resoconto SCHIRRU AMALIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/10/2012

DISCUSSIONE IL 20/12/2012

SVOLTO IL 20/12/2012

CONCLUSO IL 20/12/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08153
presentata da
AMALIA SCHIRRU
mercoledì 17 ottobre 2012, seduta n.705

SCHIRRU. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

l'Energit è una azienda sarda nata nel 2000 grazie alle opportunità offerte dalle liberalizzazioni, che ha sempre operato come multiutility della telefonia fissa e servizi web e della vendita di energia elettrica curando tutta la filiera dopo la produzione: dal dispacciamento alla fatturazione, dal commerciale al servizio clienti;

fino al 2006 è stata di proprietà sarda, in seguito è stata acquisita dal gruppo svizzero ALPIQ (allora ATEL), produttore/venditore di energia elettrica in tutta Europa, che ha ceduto il ramo d'azienda relativo a telefonia e servizi web, focalizzando l'attività di Energit alla sola vendita di energia nel mercato dei piccoli consumatori, sia a partita IVA che privati;

trascorsi cinque anni, nel 2011, Alpiq ha cominciato ad attuare un piano di ristrutturazione nell'ambito di un progetto esteso in tutta Europa (chiamato EIGER+), che prevedeva la dismissione delle attività di vendita nel settore italiano «retail» e, contestualmente, la concentrazione esclusiva del proprio business in Svizzera;

nel mese di febbraio 2012 è stato comunicato l'avvio delle trattative per la cessione della società;

nell'aprile del 2012, Energit è stata messa in vendita attraverso una procedura pubblica ma, nonostante alcune manifestazioni di interesse da parte di altri operatori del comparto, Alpiq ha comunicato nel mese di giugno che non erano stati presentati formali impegni d'acquisto;

al termine del processo di valutazione, conclusosi nel mese di giugno, nessuno dei soggetti che avevano manifestato interesse ha presentato poi un'offerta vincolante;

nessun dettaglio sulle trattative in corso (eventuali interlocutori, condizioni eccetera), è stato fornito, se non quello della mancata vendita della Società, con la conseguente decisione di messa in liquidazione della stessa in data 26 luglio 2012 e l'apertura della mobilità per i 62 dipendenti;

alla data del 26 luglio 2012 Energit ha deciso di dichiarare lo scioglimento anticipato della società e l'apertura della procedura per la messa in mobilità di tutti i dipendenti. Da questa data è scattato il conto alla rovescia di 75 giorni previsto dalla procedura, allo scadere del quale scatterà il licenziamento collettivo dei 62 dipendenti. I 75 giorni sono stati successivamente prorogati di ulteriori 10 giorni e termineranno quindi il 18 ottobre 2012;

il 26 settembre 2012, dopo l'ennesimo incontro al tavolo assessorile conclusosi con un nulla di fatto, i lavoratori hanno deciso la convocazione dell'assemblea permanente;

allo scadere del termine del 28 settembre 2012 sono state presentate all'azionista 5 offerte vincolanti provenienti da: Esperia S.p.A., Onda Energia s.r.l.; Sardinia Green Island S.p.A., Due Energie società del gruppo Duferco e Tommaso Seu procuratore per conto di una multinazionale il cui nome non è emerso;

il 28 settembre 2012 i lavoratori si sono organizzati in presidio della sede aziendale anche oltre l'orario di lavoro, chiedendo trasparenza nell'analisi delle offerte pervenute e garanzie sui livelli occupazionali;

il 1o ottobre 2012 l'azionista ha annunciato di voler avviare il processo di negoziazione in esclusiva con Onda Energia, la cui offerta sarebbe quella che, secondo Alpiq, più si avvicina ai requisiti richiesti e garantirebbe la tutela dei livelli occupazionali sul territorio. Contemporaneamente però, conferma al tavolo assessorile di aver ricevuto mandato per la liquidazione della società nel caso in cui la trattativa non dovesse andare in porto;

mediatore della vertenza in atto e nel corso del periodo è l'assessorato regionale all'industria della Sardegna che, unitamente ai rappresentanti di CGIL e UILCOM, si sta occupando di trovare un partner industriale che possa essere interessato ad una realtà altamente qualificata all'interno di un settore strategico come quello dell'energia, unica in Sardegna e che comprende un parco di 25.000 clienti attivi;

Alpiq, di fatto, non ha mai fornito informazioni dettagliate riguardo alle trattative, né alcuna garanzia certa sul fatto che le offerte al vaglio potessero soddisfare l'unica nostra richiesta, cioè il mantenimento del posto di lavoro. L'azienda ha già aperto ufficialmente in Confindustria la procedura che le permetterà, dopo il 18 ottobre 2012, di avviare il licenziamento collettivo e la messa in mobilità dei lavoratori;

i lavoratori della Energit sono in attesa che venga fissato un ulteriore incontro con l'azienda, i sindacati e l'assessore regionale all'industria per fare il punto sulla trattativa di acquisto da parte di Onda Energia;

si tratta dell'ennesima vertenza sul territorio sardo, che rischia di rendere disoccupati altri 60 lavoratori impegnati in un settore vitale per lo sviluppo socioeconomico della Sardegna, come quello dell'energia, con la perdita di un patrimonio professionale specializzato accumulato in tanti anni di attività -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza della vertenza in premessa, quali iniziative intenda avviare con le parti e l'azienda al fine di scongiurare il fallimento di una realtà professionale unica nel nostro territorio, che si è distinta per la sua rapida crescita nel panorama economico sardo (e non solo), per una struttura autonoma e funzionale basata su professionalità elevate e su personale composto soprattutto da giovani laureati.
(5-08153)