MATTESINI, VERINI, BELLANOVA, NANNICINI, MARCHI, LENZI, MAZZARELLA e BONAVITACOLA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
la Newlat s.p.a., società attiva nel settore agroalimentare, operante sia nel settore lattiero-caseario, sia nella produzione di pasta e prodotti da forno, in data 24 settembre 2012, ha comunicato, con procedura unilaterale, la volontà di porre in atto il licenziamento per 32 dipendenti dello stabilimento Buitoni di Sansepolcro (stabilimento acquisito nel 2008 da Nestlè Italia s.p.a.), adducendo le motivazioni di costi di gestione troppo elevati e di una organizzazione poco efficiente;
subito dopo l'acquisto, la Newlat s.p.a., dopo lunghe trattative con le parti sociali, la regione, gli enti locali ed il Ministero, si era impegnata ad investire 40 milioni di euro per l'ammodernamento dello stabilimento ed alla realizzazione di una nuova linea per prodotti da forno;
contravvenendo all'impegno suddetto, ad oggi risultano investiti solo 10 milioni di euro;
insieme ai 32 licenziamenti allo stabilimento di Sansepolcro, la Newlat s.p.a. ha previsto, sempre con procedura unilaterale altri 202 licenziamenti che interessano gli altri stabilimenti e depositi di proprietà, ed esattamente:
a) stabilimento di Reggio Emilia: n. 84 esuberi su complessivi n. 256 dipendenti;
b) stabilimento di Lodi: n. 38 esuberi su complessivi n. 89 dipendenti;
c) sito deposito di Pozzuoli: n. 3 esuberi, su complessivi 8 dipendenti;
d) sito deposito di Lecce: n. 9 esuberi su complessivi 17 dipendenti;
e) stabilimento di Eboli: n. 18 esuberi su complessivi 64 dipendenti;
f) stabilimento di Bologna: n. 39 esuberi su complessivi 39 dipendenti;
g) stabilimento di Cremona: n. 11 esuberi su complessivi 67 dipendenti;
in data 4 ottobre 2012 si è svolto a Roma, su richiesta dei sindacati, un incontro con l'azienda, a cui è stato chiesta la disponibilità a sospendere la procedura unilaterale di licenziamento ed aprire un confronto per individuare soluzioni alternative;
tale richiesta è stata categoricamente rifiutata dall'azienda che ha ribadito la volontà di procedere ai licenziamenti suddetti;
la attuale struttura di Newlat ha sviluppato e diversificato la propria attività grazie ad acquisizioni ed attivazioni di nuovi business, conseguendo una presenza consolidata ed in continua fase espansiva nel settore agroalimentare -:
se intenda il Governo attivare un tavolo di confronto con l'azienda, al fine di addivenire al ritiro od alla sospensione della procedura unilaterale di licenziamento, ricercando soluzioni di mantenimento dei livelli occupazionali, anche promuovendo specifici piani industriali di rafforzamento e rilancio delle attività.
(5-08099)