ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08019

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 693 del 27/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: FIORIO MASSIMO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27/09/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 05/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/09/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 05/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-08019
presentata da
MASSIMO FIORIO
giovedì 27 settembre 2012, seduta n.693

FIORIO. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

le aree ex-Acna erano state inserite tra quelle oggetto di bonifica di interesse nazionale (con legge n. 426 del 14 dicembre 1998) oltre che per motivi geografici, quale sito ricadente tra due regioni, due province e due comuni, anche per l'elevato grado di contaminazione e di rischio ambientale riscontrato;

l'iter relativo alle operazioni di bonifica prende avvio con l'ordinanza n. 2986 del 31 maggio 1999 con la quale il Presidente del Consiglio dei ministri disponeva il commissariamento per la gestione delle problematiche inerenti alla contaminazione dell'area. Le indagini preliminari, eseguite in tutto il sito, evidenziavano infatti la presenza, nel suolo, nel sottosuolo, nelle acque superficiali e nelle acque sotterranee, di una contaminazione derivante dagli scarti di lavorazione dell'industria chimica presente fin dai primi anni del secolo;

l'O.P.C.M. 30 marzo 2007, n. 3577, intitolato «ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza nel territorio del comune di Cengio in provincia di Savona, in ordine alla situazione di crisi socio-ambientale, (ordinanza n. 3577)», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 10 aprile 2007, n. 83, al punto 4, determinava che «allo scopo di individuare, accertare e quantificare l'entità del danno ambientale derivante dal sito di interesse nazionale Acna di Cengio, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si avvale per la durata dello stato di emergenza di tre esperti, di cui uno prescelto tra magistrati amministrativi, contabili e avvocati dello Stato, nelle materie tecniche, giuridiche ed amministrative;

nella seduta dell'assemblea del 7 marzo 2011 il sottosegretario pro tempore Guido Viceconte nella risposta all'interpellanza urgente 2/00990 a prima firma Fiorio, dichiarava «Per quanto riguardi la quantificazione del danno ambientale, risulta essere stata disposta una perizia dal commissario che ha stimato i danni in 253 milioni di euro»;

l'iter ora procederà con la formulazione di una richiesta economica per i danni ambientali in tutta l'area e le proposte di riqualificazione della zona;

il Governo, in data 18 settembre 2012, ha accolto l'ordine del giorno n. 9/05423/023 che lo impegna a «procedere in tempi brevi alla quantificazione del risarcimento, alla definizione delle procedure di liquidazione da parte di Eni-Syndial delle spettanze concordate, alla predisposizioni di programmi di riqualificazione della Valle Bormida», a «predisporre azioni volte ad assicurare la più ampia informazione in ordine ai progetti di riqualificazione» nonché a «coinvolgere le comunità della Valle Bormida nella redazione di programmi di rilancio del territorio» -:

come si intenda procedere, nella definizione delle procedure di liquidazione da parte di Eni-Syndial delle spettanze concordate, alla predisposizione di programmi di riqualificazione della Valle Bormida;

quali iniziative si intendano assumere per assicurare la più ampia informazione in ordine ai progetti di riqualificazione;

come si intenda procedere nel coinvolgimento delle comunità della Valle Bormida nella redazione di programmi di rilancio del territorio. (5-08019)