ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07989

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 690 del 24/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: MOLTENI NICOLA
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 24/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVA GIOVANNI LEGA NORD PADANIA 24/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 24/09/2012
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 24/09/2012
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 10/10/2012
Stato iter:
10/10/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/10/2012
Resoconto D'ANDREA GIAMPAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 10/10/2012
Resoconto MOLTENI NICOLA LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/09/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 10/10/2012

DISCUSSIONE IL 10/10/2012

SVOLTO IL 10/10/2012

CONCLUSO IL 10/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07989
presentata da
NICOLA MOLTENI
lunedì 24 settembre 2012, seduta n.690

NICOLA MOLTENI e FAVA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il drastico calo di produzione e di vendite di auto si sta riflettendo negativamente sulla rete distributiva e la chiusura delle concessionarie comporta la perdita di molti posti di lavoro;

uno scenario nero si prospetta per la Frangi auto spa, radicata nel territorio della provincia di Como ed operativa nel settore auto motive da oltre 50 anni, titolare delle concessioni del marchio Audi e dei marchi Volkswagen e Volkswagen Veicoli Commerciali, con sede a Fino Mornasco e Luisago (Como) e con livelli occupazionali pari a 60 dipendenti;

a decorrere dal 1o trimestre 2012, la predetta azienda è entrata in uno stato di crisi essenzialmente dovuto a due fattori:

a) il calo delle immatricolazioni automobilistiche, che in Italia sono diminuite di oltre il 25 per cento rispetto al medesimo periodo dello scorso anno;

b) alle pesantissime scelte strategiche e commerciali imposte alla Frangi Auto spa dalla casa Madre Volkswagen Group Italia spa, tra cui l'oneroso investimento per la realizzazione dell'Hanger Volkswagen di Fino Monasco, appena inaugurato;

in tale contesto, Frangi Auto spa, per il tramite dei propri consulenti, aveva prontamente informato la casa madre in merito alla necessità di esperire una procedura di concordato preventivo per cessione di beni consistenti, principalmente, nei rami d'azienda in esercizio e nel tentativo di salvataggio dell'azienda e dei posti di lavoro, si era attivata per la ricerca di soggetti interessati all'acquisto dei rami d'azienda;

in particolare aveva accolto dalla Società Autocomo srl una proposta irrevocabile, debitamente cauzionata, avente ad oggetto l'affitto ed il successivo acquisto - condizionato all'accesso di Frangi Auto spa alla predetta procedura di concordato - dello stesso ramo;

la suddetta proposta avrebbe consentito a Frangi Auto SpA di liberarsi degli oneri della gestione ordinaria - per l'azienda non sostenibili ulteriormente - già dal corrente mese di settembre 2012 e di reperire con immediatezza la necessaria liquidità per procedere all'immatricolazione dei veicoli già saldati dai terzi clienti ma non ancora consegnati;

nonostante Autoconno srl sia riconducibile ad un Gruppo al quale appartengono diverse società già concessionarie di diversi marchi tra cui anche il marchio SEAT, appartenente - come è noto - a Volkswagen, la casa madre ha opposto il proprio rifiuto alla cessione ad Autocomo srl del ramo di azienda Volkswagen, impedendo di fatto a Frangi Auto SpA di attuare il piano di salvataggio e dell'azienda e dei posti di lavoro;

Frangi Auto, ciò non di meno, è comunque impegnata in una serrata trattativa anche per la cessione del ramo Audi che dovrebbe concludersi entro il 31 luglio 2012 in una analoga proposta funzionale al mantenimento dei livelli occupazionali anche del personale addetto a tale ramo;

nella mattinata del 26 luglio 2012, si è tenuto presso la prefettura di Como, un incontro tra il prefetto, l'amministratore unico di Frangi spa, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, nonché il rappresentante di Confindustria, durante il quale l'amministratore di Frangi Auto ha ricordato la presenza cinquantennale dell'azienda sul territorio della provincia di Como ed ha illustrato i fatti e le circostanze che hanno indotto l'azienda a cercare un piano di salvataggio, evidenziando l'atteggiamento negativo tenuto da Volkswagen Group Italia spa ed il suo ingiustificato diniego al progetto di risanamento avviato dalla stessa Frangi Auto Spa e chiedendo l'adozione di tutte le più opportune iniziative di legge da parte delle competenti autorità governative, mentre i rappresentanti sindacali hanno espresso forti preoccupazioni per la tenuta dei livelli occupazionali; il Prefetto dal canto suo ha assicurato «il proprio impegno nelle sedi più opportune al fine di individuare soluzioni condivise che possano salvaguardare i livelli occupazionali»;

la posizione ostruzionistica della casa madre è stata mantenuta anche nel predetto incontro, ritenendo di non intervenire al tavolo del prefetto;

la situazione è precipitata nei primi giorni del corrente mese, allorquando il 4 settembre 2012 la Frangi Auto spa ha dovuto prendere atto della risoluzione unilaterale dei contratti di concessione in essere, da parte di Volkswagen Group Italia spa relativamente ai marchi Audi, Volkswagen e Volkswagen veicoli commerciali;

tale iniziativa è stata assunta dalla casa madre con lettera raccomandata inviata a Frangi durante la pausa estiva, in violazione di precisi impegni presi ed in pendenza di trattative finalizzate ad attuare il piano di risanamento già avviato da Frangi;

la posizione di diniego alle cessione dei rami di Frangi, assunta e caparbiamente mantenuta dalla casa madre, è stata motivata dalla stessa che l'ingresso nella propria rete di nuovi soggetti sarebbe in conflitto con le proprie politiche industriali; motivazioni - queste - ritenute da Frangi del tutto generiche ed illegittime sotto il profilo della vigente normativa antitrust;

tale decisione, pertanto, preclude definitivamente a Frangi di attuare un piano di risanamento che avrebbe permesso di liquidare al meglio i propri rami di azienda, con conseguente soddisfacimento della massa dei creditori e salvaguardia dei livelli occupazionali, ed inevitabilmente si ripercuoterà negativamente sui 58 dipendenti attualmente in forza a Frangi Auto spa e su circa una ventina di clienti che hanno acquistato un'auto ma non l'hanno ancora ritirata -:

se e quali iniziative di propria competenza, anche in termini di moral suasion, intenda porre in essere a salvaguardia dell'azienda e dei posti di lavoro, nonché a tutela dei clienti Audi e Volkswagen rimasti coinvolti, anche attraverso l'apertura di un tavolo di confronto a livello interministeriale sviluppo economico-lavoro con tutte le parti interessate dalla vicenda. (5-07989)