ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07945

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/13044
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07945
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

secondo quanto riportato l'8 agosto dal quotidiano La Gazzetta del Sud, Francesco Cino, 67enne, detenuto da qualche giorno presso il carcere di Catanzaro dopo l'intervento chirurgico per l'asportazione d'un carcinoma, si è impiccato nella sua cella;

negli ultimi tempi l'uomo aveva più volte espresso, alla moglie, al figlio, ai suoi legali, il desiderio di togliersi la vita. Al medico che lo aveva operato disse: «Dottore, la prego, mi faccia morire...»; tempo fa il detenuto confessò d'essersi bevuto una intera bottiglietta di colla vinilica senza tuttavia aver subito alcuna conseguenza. Intenzioni suicidarie che avevano spinto i difensori a vergare in fretta una richiesta al giudice per le indagini preliminari di Cosenza per sottoporre Cino a una perizia psichiatrica. Lo scopo era quello di valutare le condizioni psichiche dell'uomo e la sua compatibilità col regime carcerario. Il giudice aveva autorizzato la visita specialistica che, probabilmente, avrebbe dovuto svolgersi stamattina nell'infermeria del carcere catanzarese. Ma il sessantasettenne detenuto è stato più lesto;

gli avvocati Ubaldo e Marlon Lepera hanno già preannunciato un esposto per fare piena luce sulla vicenda. L'iniziativa dei legali è finalizzata a verificare se c'è stata una flessione nel livello di sorveglianza dal momento che Cino aveva più volte esternato quella sua insana voglia d'ammazzarsi -:

se intenda avviare una indagine amministrativa interna al fine di appurare se nei confronti del detenuto morto suicida nel carcere di Catanzaro siano state messe in atto tutte le misure di sorveglianza previste e necessarie e quindi se non vi siano responsabilità di omessa vigilanza e cura da parte dell'amministrazione dell'istituto;

quanti siano gli psicologi in servizio effettivo presso la struttura penitenziaria in questione;

se il detenuto fosse stato visitato da uno psicologo dopo aver espresso più volte l'intenzione di togliersi la vita;

se non si intenda adottare o implementare le opportune misure di supporto psicologico ai detenuti al fine di ridurre sensibilmente gli episodi di suicidio.
(5-07945)