ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07938

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/13087
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07938
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


il 30 agosto 2011 la prima firmataria del presente atto si è recata in visita ispettiva presso la casa circondariale di Modica (Rg), accompagnata da Antonello Buscema, sindaco di Modica, e da Gianmarco Ciccarelli, segretario dell'associazione Radicali Catania;


la delegazione è stata ricevuta e accompagnata nel corso della visita da Giovanna Maltese, direttrice della casa circondariale, e dal commissario Maiorana, comandante di Polizia penitenziaria;


il carcere è ubicato nell'ex convento di Santa Maria del Gesù (XV secolo), a Modica Alta; l'ex convento è sede carceraria dal 1865;


l'istituto è sovraffollato: a fronte di una capienza regolamentare di 36 posti, le persone recluse sono 64, tutti detenuti comuni di sesso maschile; i detenuti stranieri sono 33 (circa il 50 per cento della popolazione detenuta); scontano una condanna definitiva 16 detenuti, mentre 48 sono in attesa di giudizio (41 imputati, 5 appellanti, 2 ricorrenti);


«i detenuti in questo carcere ce li mandano da Napoli, da Milano...», racconta la direttrice, «una settimana fa i detenuti erano 70; quando ci sono sbarchi di immigrati, i presunti scafisti li portano qua»;


gli agenti di Polizia penitenziaria effettivamente in servizio sono 39 (la pianta organica ne prevede 42);


la dimensione piccola dell'istituto e la professionalità della direttrice, del comandante di Polizia penitenziaria e del personale in servizio compensano, almeno in parte, criticità e problemi legati in primo luogo al sovraffollamento e alle inadeguatezze strutturali; «in questo carcere - afferma la direttrice - si respira un'aria serena»;


la direttrice riferisce sulla realizzazione delle docce all'interno delle celle, ad opera dei detenuti, nell'ambito del progetto «manutenzione edificio»; altri progetti attivi, finanziati dal Fondo sociale europeo, riguardano le pulizie e la cucina; «abbiamo liberato le docce comuni: lì faremo una minipalestra; sono inoltre attivi corsi di alfabetizzazione, informatica, teatroterapia», spiega la direttrice; che aggiunge: «fino all'anno scorso era operativo il Cefop, con una banca dati sul lavoro per mettere in relazione i detenuti e le imprese; ma purtroppo quest'anno non è stato finanziato»;


nel carcere di Modica non è presente un'area verde attrezzata per lo svolgimento dei colloqui con i familiari minorenni: «non c'è lo spazio», afferma la direttrice; «abbiamo però un'associazione che fa la clownterapia: intrattiene i bimbi in attesa del colloquio, è un progetto finanziato dalla provincia»; la piccola sala colloqui, inoltre, è allestita con quadri per i bambini;


gli ambienti detentivi si articolano in due sezioni: la seconda e la terza; ai detenuti sono consentite 4 ore d'aria al giorno, dalle 9.00 alle 11.00 e dalle 13.00 alle 15.00;


le celle hanno una zona giorno e una zona notte, generalmente con 2 letti a castello a tre piani, e ospitano da 3 a 6 detenuti; alle finestre delle celle sono applicate reti a maglia stretta; le condizioni igieniche sono buone;


A.M. un detenuto nato a Sfax (Tunisia), segnala che vorrebbe scontare la pena nel suo Paese;


nella seconda sezione sono ubicate la sala del barbiere e la cucina;


il passeggio dove i detenuti si recano durante le ore d'aria è in comune per le due sezioni; presenta una rete di sicurezza anche nella parte superiore ed è dotato di pavimentazione «antitrauma»; a disposizione dei detenuti, un calcetto balilla e un tavolo da ping pong;


incontriamo nel passeggio alcuni detenuti napoletani che vorrebbero tornare in istituti della Campania per stare più vicini alle famiglie: «mi hanno mandato qua da Poggioreale per sfollamento, sto a 1000 chilometri dalla famiglia»; «anche se a Modica si sta bene, preferiremmo tornare a Poggioreale»;


nella terza sezione è presente una sala polivalente (scuola, proiezioni, musicoterapia, biblioteca); in questa stanza i detenuti musulmani possono riunirsi per pregare; da qui si accede a una cappella in cui sono presenti mosaici realizzati dai detenuti; nell'aula corsi sono esposti i risultati del découpage: «pensiamo di fare un mercatino per natale», dice la direttrice; è attiva anche una sala informatica;


l'infermeria è in buone condizioni e c'è anche un gabinetto odontoiatrico; l'assistenza sanitaria è garantita da 11 ore al giorno di presenza medica e da 15 ore al giorno di presenza infermieristica; i medici del Sert, secondo quanto riferito, sono disponibili e presenti all'interno dell'istituto per 25 ore mensili, una volta alla settimana; i detenuti tossicodipendenti sono 28, «perlopiù locali», informa la direttrice; un detenuto è affetto da epatite C e uno è affetto da patologie di tipo psichiatrico;


all'interno del carcere sono in servizio un educatore e uno psicologo;


10 detenuti lavorano alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria, 11 nell'ambito della «work experience» finanziata con i fondi europei; in totale i detenuti che lavorano sono 22, circa il 30 per cento della popolazione detenuta;


la cella n. 6, terza sezione, ospita 6 detenuti: 4 catanesi, un modicano, e un napoletano; «il vitto è buono, per la qualità del cibo non ci possiamo lamentare», affermano i detenuti; «questo carcere rispetto a Piazza Lanza è un paradiso», afferma un detenuto di Catania; il detenuto di Napoli racconta di avere una figlia di 7 mesi e la madre gravemente malata: «e io sono lontano da loro», dice commosso; alcuni dicono «purtroppo Radio Radicale qua non si sente bene»;


contigui all'istituto di pena, il chiostro in stile tardo gotico, recentemente restaurato dalla Soprintendenza e riaperto al pubblico, e la chiesa con affreschi, luoghi di valore storico e grande pregio architettonico; anche per restituire l'intero complesso alla piena fruizione dei cittadini, il sindaco Buscema suggerisce la costruzione di un nuovo carcere in un'area più idonea, «già individuata dal comune» -:


se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione descritta in premessa;


se, e in che modo, intenda intervenire per fronteggiare il sovraffollamento della casa circondariale di Modica e, a tal fine, quali iniziative intenda assumere per far rientrare l'istituto nella dimensione regolamentare dei posti previsti;


se, ed in che modo, si intendano potenziare le attività trattamentali, in particolare quelle lavorative, scolastiche e di formazione;


se, e in che modo, intenda intervenire per far sì che siano rimosse le reti a maglia stretta applicate alle finestre delle celle;


in che modo intenda operare per ripristinare il principio della territorializzazione dell'esecuzione della pena, evitando i costosissimi sfollamenti dalle carceri di altre regioni, atteso che anche la casa circondariale di Modica è sovraffollata e che la lontananza dal domicilio spesso è motivo di sofferenza per le persone ristrette e per i loro familiari, anche minorenni. (5-07938)