ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07921

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/17180
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07921
presentata da
RITA BERNARDINI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

Alfredo Liotta, 41 anni, detenuto in attesa del giudizio in Cassazione per associazione mafiosa e omicidio, è morto, qualche giorno fa, all'interno del carcere di Siracusa;

il 2 luglio aveva iniziato lo sciopero della fame e la direzione della casa circondariale di Siracusa aveva incaricato un altro detenuto di vigilarlo per evitare che il suo compagno di cella compisse un gesto di autolesionismo. Ma tutte le misure escogitate dalla direzione del carcere sono risultate inutili, così come a nulla sono valsi i tentativi del suo compagno di cella di rianimarlo;

la salma dell'uomo è stata subito portata all'obitorio dell'azienda ospedaliera Umberto I della città aretusea. La moglie, tramite gli avvocati Valeria Sicurella e Salvatore Liotta di Catania, ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Siracusa affinché si indaghi sulle cause della morte del marito e sull'individuazione delle eventuali responsabilità che hanno portato al decesso del detenuto;

i legali del signor Liotta, proprio all'inizio di luglio 2012, avevano presentato istanza alle Corti che si occupavano dei processi dell'uomo, per denunziare l'assoluta incompatibilità con il regime carcerario delle condizioni di salute del detenuto. I giudici hanno nominato un medico psichiatra che, dopo aver visitato in carcere Liotta l'11 luglio 2012, pur dando atto di scadenti condizioni generali e di uno stato di deperimento organico del detenuto, concludeva per una compatibilità con il carcere, atteso che era curato farmacologicamente con antidepressivi ed antiepilettici;

a seguito dell'esposto dei familiari del detenuto, il pubblico ministero di Siracusa, dottor Musco, ha nominato un medico legale per eseguire l'autopsia sula cadavere di Alfio Liotta. I legali hanno nominato un loro consulente medico legale. Nell'esposto presentato alla procura di Siracusa si prospettano possibili gravi omissioni degli operatori sanitari per l'assoluta carenza di cure prestate a Liotta, malgrado il suo stato di gravissimo deperimento fosse stato denunziato dai legali dell'imputato sin dal 5 luglio 2012 -:

se il Ministro abbia disposto una specifica indagine interna sul decesso del detenuto;

quali siano i motivi che avevano spinto il detenuto a mettere in atto lo sciopero della fame e se da parte del personale carcerario e dei sanitari dell'istituto siano stati predisposti tutti i mezzi per evitare che, per il rifiuto del cibo, l'uomo potesse mettere a rischio la sua vita; in particolare se al detenuto sia stata assicurata tutta l'assistenza possibile oltre che umana, adeguata alle sue condizioni fisiche:

se siano noti i motivi per cui non sia stato disposto d'urgenza il ricovero in ospedale del detenuto in questione;

se, infine, il Ministro non ritenga urgente avviare un'indagine sui decessi che avvengono tra i detenuti delle carceri italiane, inclusi i suicidi, per verificarne le cause reali e scongiurarne di nuovi.
(5-07921)