ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07913

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 687 del 18/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: PIFFARI SERGIO MICHELE
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 18/09/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIMADORO GABRIELE ITALIA DEI VALORI 18/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 18/09/2012
Stato iter:
19/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 19/09/2012
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 19/09/2012
Resoconto FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 19/09/2012
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/09/2012

SVOLTO IL 19/09/2012

CONCLUSO IL 19/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07913
presentata da
SERGIO MICHELE PIFFARI
martedì 18 settembre 2012, seduta n.687

PIFFARI e CIMADORO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (I.S.P.R.A.) è un ente di ricerca italiano nato nel 2008 dall'accorpamento di tre enti controllati dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: l'istituzione dell'ISPRA è avvenuta con il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;

con la legge n. 282 del 1991 viene istituita l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (o ENEA), ente pubblico italiano che opera nei settori dell'energia, dell'ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile. I principali compiti attuali dell'ENEA sono: ricerca di base ed applicata, inclusa la realizzazione di prototipi e l'industrializzazione di prodotti, nei settori dell'energia, dell'ambiente, delle tecnologie e delle applicazioni nucleari, delle tecnologie delle radiazioni (ionizzanti e non); responsabilità del presidio scientifico e tecnologico in tema di energia nucleare; conduzione di grandi progetti di ricerca, sviluppo e dimostrazione, con prevalente contenuto ingegneristico e tecnologico; studi sul grado di sviluppo di tecnologie avanzate, inclusi gli impatti economici e sociali anche in risposta a richieste delle pubbliche amministrazioni; studi, ricerche, misure, prove e valutazioni per soggetti pubblici e privati; collaborazione con enti ed istituzioni estere inclusa la definizione della normativa tecnica, la partecipazione ai grandi programmi di ricerca e agli organismi internazionali; trasferimento tecnologico dei risultati della ricerca a sostegno dello sviluppo nazionale; collaborazione con le regioni e con le amministrazioni per lo sviluppo delle realtà produttive del territorio; formazione post-universitaria e collaborazione con le università nazionali ed internazionali; attività di comunicazione e promozione della ricerca;

si è appreso, da quanto pubblicato in diversi articoli di organi di stampa e web (L'Eco di Bergamo, Araberara, ecodibergamo.it, antenna2.it) che sono attualmente al vaglio della regione Lombardia ed in particolare presso l'ufficio «ricerca energetica e attività mineraria», facente riferimento all'assessorato «Ambiente energia e reti», guidato dall'assessore Raimondi Marcello, cinque istanze di autorizzazione da parte del gruppo australiano Energia Minerals Ltd già Metex Ltd, volto alla ricerca di nuovi giacimenti di zinco e altri minerali nelle dismesse aree estrattive della Val Seriana in provincia di Bergamo, quali Novazza, Valgoglio e Riso di Gorno;

l'area compresa nel panorama delle miniere per cui sono state richieste le autorizzazioni è parte integrante del parco regionale delle prealpi Orobie;

il sistema minerario della Val Seriana è particolarmente conosciuto grazie alle riserve di uranio presenti nel sottosuolo. La riserva del metallo radioattivo si estende dal versante orobico alla vicina Val Vedello, in provincia di Sondrio, passando attraverso la Val Goglio. Si tratta di circa quattro milioni di tonnellate di roccia nascosti sotto prati e boschi che contengono abbastanza uranio per fare funzionare quattro centrali nucleari per 10 anni;

in natura l'uranio non si trova mai allo stato elementare. I suoi composti si ritrovano molto comunemente dispersi in piccole quantità e raramente formano minerali abbondanti. Il tenore dell'uranio disperso nelle rocce ignee è stato calcolato del 8,5•10-5 per cento (Clarcke e Washington). Nel caso della Val Vedello le percentuali dei giacimenti si attestano tra il 3 e il 7 per cento. I minerali nei quali si trova uranio in maggior concentrazione possono essere classificati in tre categorie: a) le uraniniti; b) i columbo-titano-tantalati delle terre rare e d'uranio: (v. columbite); c) minerali di origine secondaria; fra i quali sono particolarmente interessanti le miche di uranio (v. uraninite; radioattivi minerali);

secondo la definizione fornita dall'International union of pure and applied chemistry (IUPAC), le terre rare sono un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, precisamente scandio, ittrio e i lantanoidi. Scandio e ittrio sono considerate «terre rare» poiché generalmente si trovano negli stessi depositi minerari dei lantanidi, tra cui l'uranio, e possiedono proprietà chimiche simili. Il termine «terra rara» deriva dai minerali dai quali vennero isolati per la prima volta, che erano ossidi non comuni trovati nella gadolinite. Le sorti attuali dell'approvvigionamento mondiale di terre rare, sono in buona misura legate al monopolio della Repubblica popolare cinese, che ne detiene il 95 per cento dell'estrazione e della produzione di questi minerali;

le terre rare sono utilizzate in molti apparecchi tecnologici: superconduttori, magneti, catalizzatori, componenti di veicoli ibridi, applicazioni di optoelettronica (ad esempio laser Nd:YAG), fibre ottiche (erbio), risonatori a microonde (sfere di YIG, ovvero Yttrium iron garnet), nonché nel comparto della tecnologia bellica;

nel mese di luglio 2012 il Governo cinese ha confermato il taglio delle esportazioni di terre rare nella misura del 27 per cento nella prima metà del 2012. Questo dato ha allarmato i Paesi del WTO, i quali hanno, per quanto riportato dalla stampa specializzata (Sole 24 ore 23 agosto 2012), deciso di intraprendere una politica mineraria votata all'autosufficienza nella produzione di questi minerali;

diversi studi scientifici (tra cui quello dell'università di Padova, nel lavoro di ricerca del dottor Gobbo) hanno dimostrato che: «l'estrazione delle terre rare implica inoltre seri rischi d'impatto ambientale dovuti principalmente a tutta una serie di particelle di piccolissime dimensioni, acque di scarico e prodotti chimici che derivano dall'estrazione del minerale. In primo luogo tutti questi componenti, sono stoccati in apposite aree di sequestro. La mancanza di alcuni tipi specifici di precauzioni, potrebbe portare nelle zone vicine al sito, ad emissioni di torio, uranio, metalli pesanti e fluoruri» -:

se il Ministro interrogato, per quanto di competenza, alla luce di quanto emerso dai dati scientifici e dalle notizie di stampa riportate, non ritenga necessario incaricare l'ISPRA, istituto controllato dal suo dicastero, impegnandolo in un'opera adeguata e di doverosa ricerca sulle potenziali possibilità economiche e sui rischi ambientali di questi particolari minerali, in concerto con un'adeguata discussione con l'opinione pubblica su questa eventuale nuova risorsa a disposizione del Paese.
(5-07913)