BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ANSA del 19 maggio scorso, una delegazione della segreteria regionale calabrese dell'Ugl polizia penitenziaria, composta dal segretario regionale, Andrea Di Mattia, e dal delegato regionale, Carlo D'Angelo, ha incontrato il provveditore della Calabria, Nello Cesari;
nel corso dell'incontro, è scritto in una nota, i sindacalisti hanno manifestato «le preoccupazioni per le condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari in servizio negli istituti della regione; condizioni che non sfuggono, purtroppo, alle ataviche criticità che contraddistinguono il sistema penitenziario nazionale, tra cui giova ricordare l'abnorme sovraffollamento delle carceri, la preoccupante carenza di personale e turni di servizio espletati su 3 quadranti orari, ossia su 8 ore giornaliere»;
al riguardo è stata segnalata la situazione del carcere di Cosenza, «uno dei pochi istituti (se non l'unico) della Calabria dove fino a pochi giorni fa il personale espletava turni da 6 ore, come previsto dalla normativa pattizia e di settore. Purtroppo, l'apertura di un nuovo padiglione detentivo (che non sembra, per la verità, aver rappresentato la tanto agognata panacea ai problemi del sovraffollamento dell'istituto) ha mutato la situazione tanto da spingere i componenti la delegazione a richiedere un incremento delle risorse umane a disposizione della stessa casa circondariale». Nel corso dell'incontro è stata anche «invocata la necessità di nominare un Provveditore titolare che garantisca e stabilisca corrette relazioni sindacali, allo stato inesistenti» -:
quali provvedimenti urgenti ed immediati intenda adottare al fine di risolvere tutti i punti critici segnalati dalla segreteria regionale calabrese dell'Ugl polizia penitenziaria nel corso dell'incontro avuto con il provveditore della Calabria, dottore Nello Cesari. (5-07877)