BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, il due agosto 2011 un detenuto 36enne, originario di Rieti, si sarebbe tolto la vita nel carcere di Capanne;
l'uomo si sarebbe tolto la vita inalando gas da una bomboletta nel bagno della sua cella;
è il 39esimo suicidio verificatosi nelle carceri italiane dall'inizio dell'anno;
già lo scorso gennaio un 23enne, Michele Massari, si era tolto la vita nel carcere di Capanne inalando il gas all'interno di un sacchetto di plastica -:
nel rispetto e a prescindere dall'inchiesta eventualmente avviata dalla magistratura, quali siano gli intendimenti del Governo e quali siano gli esiti, allo stato, dell'inchiesta avviata nell'ambito dell'amministrazione penitenziaria al fine di accertare modalità ed eventuali responsabilità in ordine al suicidio verificatosi nel carcere di Perugia;
se il Governo non ritenga che l'alto tasso di atti di autolesionismo e di suicidi in carcere dipenda anche dalle condizioni di sovraffollamento degli istituti di pena e dalle aspettative frustrate di migliori condizioni di vita al loro interno;
quali iniziative, più in generale, il Governo intenda assumere per contenere e ridurre l'alto tasso dei decessi per suicidio in carcere; in particolare, se e quali iniziative intenda porre in essere affinché gli indirizzi di gestione del sistema penitenziario siano conformi ai princìpi del nuovo regolamento penitenziario in ordine agli interventi di trattamento del detenuto;
quali siano gli intendimenti del Governo in ordine all'esigenza di riforma della legge n. 354 del 26 luglio 1975 e dunque dell'ordinamento penitenziario e dei criteri di esecuzione delle pene e delle altre misure privative o limitative della libertà. (5-07866)