ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07788

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 685 del 13/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: LOLLI GIOVANNI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 13/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07788
presentata da
GIOVANNI LOLLI
giovedì 13 settembre 2012, seduta n.685

LOLLI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la coesione territoriale.
- Per sapere - premesso che:

con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3898 del 17 settembre 2010, all'articolo 4, è stata istituita una struttura di missione con sede a L'Aquila al fine di gestire efficacemente le procedure amministrative connesse alle occupazioni d'urgenza ed alle espropriazioni finalizzate alla realizzazione di moduli abitativi di durevole utilizzazione, di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 39 del 28 aprile 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, nonché di moduli abitativi provvisori e di moduli scolastici ad uso provvisorio di cui all'articolo 7, commi 1 e 2, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3790 del 9 luglio 2009, e connesse opere di urbanizzazione. Inoltre, con l'articolo 1 del predetto decreto-legge n. 39 del 2009 si è disposto di tenere nel territorio della città di L'Aquila il grande evento dell'organizzazione del Vertice G8, e pertanto con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3954 del 22 luglio 2011 sono state affidate alla medesima struttura anche le procedure amministrative connesse alle occupazioni d'urgenza e le espropriazioni delle aree ritenute necessarie a consentire lo svolgimento del G8 a L'Aquila;

la citata struttura ad oggi governa procedimenti concernenti le espropriazioni dei suoli occupati relative a circa 6.000 (seimila) particelle catastali, a fronte di 25.000 (venticinquemila) aventi diritto, il cui costo preventivato è di circa 200.000.000,00 (duecentomilioni) di euro di cui 90 milioni già impegnati con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 4013 del 23 marzo 2012;

detta struttura inoltre opera in ragione di una normativa derogatoria alla procedura ordinaria in materia di espropriazioni per pubblica utilità limitando i tempi e contenendo in maniera rilevante i costi relativi agli indennizzi per esproprio definitivo ed indennità di occupazione temporanea. Si vedano le ordinanze (articolo 4 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 3857 del 10 marzo 2010, articolo 12 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 3978 dell'8 novembre 2011, articolo 7 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 3996 del 17 gennaio 2012 e articolo 25 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 4013 del 23 marzo 2012);

con l'articolo 67-bis, comma terzo, del decreto-legge sopra citato, il personale (non apicale) della struttura in parola è stato provvisoriamente assegnato dal 16 settembre 2012 al 31 dicembre 2012 agli enti locali dismettendo in un sol colpo con detta norma, l'organizzazione di una struttura fondamentale per il governo dei processi correlati alle espropriazioni in atto, ed omettendo di conservare le deroghe normative di facilitazione dei procedimenti in corso a mente delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri citate;

la struttura non presta la sua opera solo per il comune di L'Aquila bensì per tutti i comuni del cratere sismico del territorio abruzzese, e una cessazione anche temporanea di queste attività produce nell'immediato, un aggravio di spesa per lo Stato in termini di indennità di occupazione, di circa 700.000,00 (settecentomila) euro al mese a scalare [circa 20.000,00 (ventimila) euro al giorno], dovuto al ritardo nel pagamento delle indennità di occupazione, oltre gli interessi legali (nella misura del 5 per cento annuo) da computarsi su tutte le indennità espropriative, nonché la dispersione del know-how operativo e gestionale maturato dalle unità di personale assegnato alla struttura di missione delineando, così, uno stallo dei procedimenti espropriativi e vanificando il lavoro e le attività ad oggi poste in essere con gravi ripercussioni sul già martoriato tessuto economico e sociale della città dell'Aquila e dei comuni del cratere;

la criticità sopra esposte risultano confermate anche dal capo del dipartimento della protezione civile nazionale dottor Franco Gabrielli nella nota pervenuta al Ministero dell'economia e delle finanze n. CG/0058970 -:

quali iniziative si intendano assumere, permanendo la necessità di liquidare gli indennizzi da riconoscere per le occupazioni d'urgenza e le espropriazioni poste in atto correlate al sisma:

a) per il mantenimento dell'impianto normativo in deroga preesistente, attraverso specifiche ordinanze per far sì che siano contenuti i costi per lo Stato ed accelerate le procedure di indennizzo (un esempio, superamento della terna arbitrale dei tecnici, e della commissione provinciale sugli espropri);

b) per il trasferimento dei fondi necessari (attualmente le risorse risultano assegnate alla protezione civile nazionale) per la liquidazione degli indennizzi ed in capo a quali enti, tenendo conto che l'attività di determinazione della stima e la relativa comunicazione agli aventi diritto deve necessariamente avvenire per termine di legge entro il 31 dicembre 2014;

c) per la proroga di tutte le convenzioni poste in atto dal dipartimento della protezione civile (una su tutte, la convenzione con l'Agenzia del territorio del 26 novembre 2012 ed ulteriori proroghe, concernente l'attività estimale e catastale) e dei contratti posti in essere dalla struttura di missione per la definizione delle procedure amministrative di liquidazione (ad esempio il software gestionale utilizzato e modificato appositamente per tale tipo di lavorazione straordinaria o i contratti per l'accatastamento delle unità immobiliari urbane);

se, in considerazione delle complessità e delle problematiche in essere, non sia il caso di mantenere l'impianto organizzativo preesistente della struttura di missione, al fine di evitare un inutile aggravio di costi sull'erario per le motivazioni di cui in premessa.(5-07788)