ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07775

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 684 del 12/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: FARINA RENATO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 12/09/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 12/09/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/09/2012

ATTO MODIFICATO IL 17/09/2012

ATTO MODIFICATO IL 15/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07775
presentata da
RENATO FARINA
mercoledì 12 settembre 2001, seduta n.684

RENATO FARINA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:
da maggio 1994 vige l'accordo su cessate il fuoco tra l'Azerbaijan, il Nagorno Karabakh e l'Armenia e gli sforzi delle organizzazioni internazionali nell'ambito del Gruppo di Minsk dell'OCSE sono volti a trovare una soluzione pacifica della questione del Nagorno Karabakh, ogni provocazione potrebbe pericolosamente minare tale processo di pace;
in questo contesto, nel 2004 due ufficiali, l'armeno Gurgen Margaryan, 24 anni, e l'azero Ramil Safarov, erano ospiti della base Nato a Budapest, per un seminario della partnership per la pace. Safarov, dopo aver acquistato un'ascia allo spaccio del compound militare, si introdusse nella stanza dell'ufficiale armeno, e lo massacrò nel sonno con 16 colpi;
l'omicida si difende accusando la vittima di aver offeso la bandiera azera tendendo a sminuire un crimine di per sé orribile;
nel 2006 Safarov fu condannato all'ergastolo da scontare in Ungheria;
nel mese di agosto 2012 l'Ungheria, nel rispetto delle convenzioni nell'ambito del Consiglio d'Europa, ha consegnato alle autorità di Baku, il militare con le garanzie che avrebbe scontato almeno trent'anni di pena;
l'Azerbaigian ha, sulla base delle sue leggi, graziato Safarov, lo ha accolto con ogni onore e lo ha pubblicamente onorato come eroe nazionale, promuovendolo da capitano a maggiore, ed esaltando il suo omicidio come atto patriottico;
dopo questi avvenimenti l'Ungheria si è detta ingannata, l'Armenia ha protestato vivacemente interrompendo le relazioni diplomatiche con l'Ungheria e non è mancata l'accusa, peraltro respinta dalla Turchia, di aver mediato segretamente il trasferimento di Safarov;
le condanne internazionali per il comportamento delle autorità azere si sono susseguite, dal presidente del Parlamento europeo a quello dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Valga soprattutto la dichiarazione del segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, significativamente pronunciata proprio a Baku: «L'atto che ha commesso (Safarov, ndr) nel 2004 è stato un crimine per il quale non andrebbe glorificato, perché questo danneggia la fiducia e non contribuisce al processo di pace»; anche Stati Uniti d'America e Russia hanno espresso biasimo;
il Parlamento europeo ha approvato il 13 settembre 2012 una risoluzione dove si «deplora la decisione del Presidente dell'Azerbaigian di graziare Ramil Safarov» giudicata «contraria allo spirito» della Convenzione sul trasferimento delle persone condannate. Nel contempo auspica «una soluzione globale duratura nel quadro del diritto internazionale» per la questione del Nagorno-Karabakh;
tutto questo, a giudizio dell'interrogante, non deve prestarsi a strumentalizzazioni per la soluzione pacifica e giusta del conflitto per il Nagorno-Karabakh -:
se questi fatti risultino al Governo quali siano i suoi orientamenti al riguardo;
se il Governo abbia provveduto a comunicare pubblicamente o riservatamente la sua posizione e in quale sede, o se intenda farlo;
se concordi con i contenuti della risoluzione del Parlamento europeo del 13 settembre 2012;
se abbia espresso per via diplomatica al Paese amico dell'Azerbaigian il proprio punto di vista sulla vicenda;
se in sede di Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa non ritenga di assumere iniziative in merito a quello che appare all'interrogante un evidente aggiramento delle convenzioni europee in materia di collaborazione nel campo della giustizia;
se e come intenda - rispondendo con vigore all'aggravarsi drammatico delle tensioni tra Armenia ed Azerbaigian - assumere un ruolo di protagonista in seno al gruppo di Minsk del quale l'Italia è membro. (5-07775)