ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07596

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 677 del 06/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: GERMANA' ANTONINO SALVATORE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 03/08/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 03/08/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07596
presentata da
ANTONINO SALVATORE GERMANA'
lunedì 6 agosto 2012, seduta n.677

GERMANÀ. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:




la legge 220 del 2010 ed il decreto-legge n. 34 del 2011, prevedono l'obbligo di trasformare i titoli provvisori dell'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze televisive, già rilasciati a livello regionale dal 2008 al 2012, in diritti d'uso definitivi entro il 30 giugno 2012, in coincidenza con il passaggio al digitale su tutto il territorio nazionale, prevedendo per i suddetti diritti d'uso, analogamente a quanto previsto per altri settori delle Telecomunicazioni, una durata di 20 anni, così come consentito dal Codice delle comunicazioni elettroniche e dal regolamento Agcom 353/11/CONS;

è necessario sottolineare la ratio che ha indotto a stabilire in 20 anni la durata dei diritti d'uso, va riscontrata nella circostanza che il periodo di rilascio dev'essere adeguato per consentire l'ammortamento degli investimenti necessari per la valorizzazione delle infrastrutture che operano sulle frequenze stesse, ma se in futuro dovessero essere emanate norme comunitarie in materia, deliberazioni adottate dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nonché atti e provvedimenti del Ministero dello sviluppo economico, potrà comunque apporre limitazioni, condizioni e obblighi sulle frequenze date in uso, lo Stato potrà comunque limitazioni, condizioni e obblighi sulle frequenze date in uso, facoltà derivante dalle previsioni dalle norme recate dal provvedimento, in base alle quali si stabilisce che il diritto d'uso possa esercitarsi su frequenze diverse da quelle assegnate, purché consentano un'eguale capacità trasmissiva;


in ossequio alla già citata legge 220 del 2010 ed al decreto-legge n. 34 del 2011, il Ministero dello sviluppo economico il 10 luglio 2012, ha provveduto ad inoltrare agli operatori di rete televisivi nazionali e locali, i provvedimenti relativi all'assegnazione dei diritti d'uso delle frequenze, in linea con quanto delineato dal decreto legge n. 16/12 convertito in legge n. 44/2012 che prevede che l'Autorità ed il Ministero adottino ogni azione utile a garantire la concorrenza, l'uso efficiente e la valorizzazione economica dello spettro radio, in conformità alla politica di gestione stabilità dall'Unione europea e agli obiettivi dell'agenda digitale comunitaria e nazionale, anche attraverso la promozione degli studi e delle sperimentazioni di cui alla risoluzione 6/8Wrc 2012 e il puntuale adeguamento alle possibilità consentite dalla disciplina internazionale dello spettro radio, nonché a favorire la diffusione degli standard televisivi MPEG-4 e DVB-T2;



il completamento della transizione alla tv digitale, dovrebbe avere quale prioritaria finalità il proseguimento del processo di razionalizzazione ed efficientamento dello spettro italiano, al fine di permettere che l'assetto frequenziale assuma un assetto più stabile e fortemente predisposto alle future innovazioni tecnologiche, ma in Sicilia e nello specifico nella provincia di Messina, l'emittente televisiva Onda Tv di Accademia P.C.E. S.r.l, canale 85 del digitale terreste, si è scontrata ripetutamente con l'impossibilità non solo di usufruire dai vantaggi derivanti dalla tecnologia digitale, ma ha anche del tutto perso lo status quo ante poiché, a causa dei disturbi provenienti da altri segnali, di fatto l'emittente televisiva è stata oscurata;


paradossalmente quindi le innovazioni che avrebbero dovuto consentire al mercato televisivo di consolidarsi e svilupparsi ulteriormente, hanno invece creato condizioni di forte disagio producendo conseguenze nefaste per la gestione e l'amministrazione dell'emittente televisiva Onda Tv che, per inciso, costituisce un fiore all'occhiello nell'informazione locale e rappresenta un significativo bacino d'utenza, essendo un irrinunciabile mezzo di comunicazione in diverse aree della costa tirrenica Messina-Palermo e segnatamente alcune zone della città di Messina, Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Patti e tutti gli altri paesi della fascia costiera;


la situazione di stallo e paralisi perdura sin dal 15 giugno 2012, data dell'avvio del digitale terrestre in provincia di Messina, e più volte l'editore dell'emittente ha sia rappresentato le sue istanze alle competenti direzioni generali del Ministero dello sviluppo economico, sia rivolto segnalazioni presso l'ispettorato territoriale Sicilia dipartimento comunicazioni, ed in seguito alle innumerevoli segnalazioni volte a sollecitare un intervento, il 10 luglio è stata convocata una riunione dal direttore generale della direzione generale per la pianificazione e la gestione dello spettro radioelettrico, divisione V-assegnazione delle frequenze per la diffusione sonora e televisiva pubblica e privata, al fine di individuare possibili soluzioni condivise alle problematiche interferenziali nell'area dello Stretto di Messina;


l'intrinseca natura sui generis e la conformazione geografica e territoriale dell'area dello Stretto di Messina, è investita da problematiche peculiari e genera criticità in ogni ambito del macrosettore dei collegamenti, difficoltà ben note a tutti i livelli e proprio in considerazione di ciò va espresso apprezzamento per la convocazione del tavolo tecnico di verifica sulle interferenze di alcune emittente extra-regionali, in particolare quelle calabresi che, presumibilmente non concesse dal masterplan, oscurano il segnale della Tv provinciale messinese, ma purtroppo va constata l'assoluta indifferenza successiva e la mancanza della concreta implementazione delle azioni (ovvero il cambio di canale della Tv che produce l'interferenza ad Onda Tv), e delle determinazioni assunte durante la riunione, alla quale peraltro hanno partecipato gli editori e i rappresentanti di 10 diverse emittenti locali (Onda Tv, Canale 83-Canale Italia, Canale 84-Extra Canale Italia 2, Free TV, Teleisole-Editoriale delle Eolie, Video Mediterraneo, CTS, Televideo Agrigento, Video Sicilia-Trapani e Reggio TV-Alfa GI produzioni Editoriali Integrate);


occorre evidenziare che è dunque ormai indispensabile un intervento incisivo ed improcrastinabile dato che, il perdurare dell'effettiva impossibilità di trasmissione televisiva produrrà quale extrema ratio la dolorosa decisione di avviare le procedure di licenziamento di tutto il personale, impedendo inoltre ai cittadini delle realtà locali interessate, di godere di un reale ed effettivo diritto all'informazione, si produce quindi la negazione di un diritto a tutti i cittadini, ed un danno economico ai gestori ed ai lavoratori di Onda Tv prossimi al licenziamento -:


quando si stabilirà un opportuno approfondimento al fine di accertare i fatti e ripristinare il rispetto delle regole tra i diversi operatori radiotelevisivi;


quali azioni si intendano intraprendere al fine di dare seguito non solo alle valutazioni emerse in seguito alle verifiche, ma anche alle decisioni assunte in sede di tavolo tecnico, ovvero disporre il cambio di canale della Tv che produce l'interferenza;


quali soluzioni siano al vaglio al fine di ripristinare lo status quo ante e la corretta trasmissione dell'emittente televisiva Onda Tv di Accademia P.C.E. S.r.l, canale 85 del digitale terreste, evitando contestualmente che si producano effetti distorsivi e danni a livello economico e ripercussioni gravissime dal punto di vista occupazionale. (5-07596)