ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 675 del 01/08/2012
Firmatari
Primo firmatario: BUCCHINO GINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/08/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MIOTTO ANNA MARGHERITA PARTITO DEMOCRATICO 01/08/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/08/2012
Stato iter:
02/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 02/08/2012
Resoconto BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 02/08/2012
Resoconto BUCCHINO GINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/08/2012

SVOLTO IL 02/08/2012

CONCLUSO IL 02/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07585
presentata da
GINO BUCCHINO
mercoledì 1 agosto 2012, seduta n.675

BUCCHINO e MIOTTO. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:

il lago di Vico presenta da molti anni un gravissimo e ben documentato degrado e inquinamento del suo ecosistema: frequenti ed intense fioriture - favorite anche dall'utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci - dell'alga rossa Plankthotrix rubescens produttrice di numerosi tipi di tossine dette microcistine (non termolabili) a valenza epatotossica, gastroenterica e con possibile azione cancerogena, marcata riduzione del quantitativo di ossigeno nelle sue acque, sempre più scarsa trasparenza di esse e presenza di metalli pesanti in elevata concentrazione nei sedimenti;

nel corso degli ultimi due anni sono stati presentati dati allarmanti («attività di contrasto al degrado della qualità delle acque del lago di Vico» assessorato all'ambiente della provincia di Viterbo) che hanno evidenziato la presenza di arsenico e di altre sostanze tossiche e cancerogene di norma estranee alle acque del lago quali: mercurio, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), e nei suoi sedimenti alte concentrazioni di arsenico - 647 mg/kg SS (valore soglia 20 mg/kg SS) -, cadmio - 12 mg/kg SS (valore soglia 2 mg/kg SS) - e nichel - 566 mg/kg SS (valore soglia 120 mg/kg SS);

ulteriori risultati di indagine presentati dall'Arpa Lazio - sezione di Viterbo presso il dipartimento regionale rifiuti ed energia - hanno confermano la presenza di arsenico in concentrazioni molto elevate nei sedimenti lacustri;

un rapporto del centro tecnico logistico interforze Nbc di Civitavecchia del 25 marzo 2010, prot. 38, relativo ai risultati di una indagine geofisica commissionata dal Ministero della difesa per la ricerca di masse anomale interrate presso il magazzino materiali di difesa Nbc di Ronciglione (sede posta in prossimità del lago, nella quale durante l'ultimo conflitto mondiale, era attivo «un impianto per la produzione e il deposito di ordigni a caricamento speciale» presumibilmente atto alla produzione di armi chimiche), ha evidenziato la presenza di masse metalliche e non metalliche interrate in diversi punti del sito e, da carotaggi ed analisi chimiche su campioni di terreno prelevati, valori di arsenico superiori a quanto previsto dalla normativa in vigore;

le popolazioni di Caprarola e Ronciglione che utilizzano ordinariamente l'acqua captata dal lago come bevanda, per le preparazioni alimentari ed uso igienico-sanitario, possono essere esposte alle tossine prodotte dall'alga rossa e alle altre sostanze tossiche e cancerogene;

la regione Lazio, più volte sollecitata anche dalla prefettura di Viterbo, non ha ancora reso ufficiale la nuova classificazione delle acque del lago di Vico da erogare per consumo umano (acque che potrebbero ora essere in fase di classificazione A3 o addirittura inferiore e quindi non più utilizzabili in alcun modo per uso potabile) -:

quale sia l'attuale classificazione delle acque del lago di Vico destinate a consumo umano, anche per poter dare corso, eventualmente, alle richieste della asl di Viterbo che, in relazione alla gravità del degrado di queste acque e alla difficoltà di realizzare processi di potabilizzazione veramente efficaci a garantirne salubrità e pulizia, hanno chiesto da tempo forniture di acque in forme alternative a quelle lacustri. (5-07585)