ZAZZERA e DI GIUSEPPE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
le riforme Gelmini, in particolare quelle delle scuole secondarie superiori, hanno determinato una variazione dei quadri orari di molte discipline, con considerevoli riduzioni di posti disponibili per immissioni in ruolo di molte classi di concorso;
ancora non è stato emanato il decreto di riordino delle classi di concorso per regolare l'attribuzione delle discipline oggetto di insegnamento nelle scuole secondarie superiori interessate dal riordino;
le circolari ministeriali (protocollo 1348/2010; n. 272/2011 e n. 29/2012) che, in attesa del decreto di riordino delle classi di concorso, istituiscono «le atipicità» per gestire la fase transitoria, hanno suscitato il dissenso dei docenti a causa dei discutibili criteri di confluenza delle classi concorso adottati per gli anni scolastici 2010-2011, 2011-2012 e anche per il prossimo anno scolastico 2012-2013: inoltre non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi che si prefiggevano e cioè il contenimento degli esuberi per tutte le classi di concorso «falcidiate dalla riforma»;
ad essere maggiormente danneggiati da una tale situazione sono i docenti che si trovano ai vertici delle graduatorie ad esaurimento di classi di concorso per cui si registra un alto numero di docenti soprannumerari, rispetto alle quali le prospettive di immissione in ruolo sono sempre più ridotte;
in tale situazione il Ministro intende bandire un concorso riservato ai docenti abilitati e cioè pensa di risolvere il problema del blocco di assunzioni ormai pluriennale, per diverse classi di concorso, sottoponendo ad un'ennesima prova selettiva il personale docente, in possesso di molti anni di servizio alle spalle e di titoli di studio che, in condizioni di normalità, sarebbero stati utili al conferimento del ruolo;
del resto è ben noto che tale concorso sarà autorizzato per un numero esiguo di posti;
i precari abilitati, inseriti nelle graduatorie ad esaurimento e in attesa della stabilizzazione, che insegnano ormai da anni nel nostro sistema di istruzione non hanno avuto la possibilità di essere assorbiti né fortemente ridotti nel numero, non per loro personale demerito, bensì a causa dei considerevoli tagli alla scuola imposti dal precedente Governo e ora si trovano a dover sopportare anche una campagna mediatica che li accusa, seppur indirettamente, di sottrarre posti di lavoro alle nuove generazioni e di essere la causa del mal funzionamento della scuola pubblica, visto che, secondo il Ministro, si rende necessario sottoporli ad una nuova prova di verifica delle loro conoscenze e della loro professionalità -:
se il Ministro, in considerazione del quadro sopra esposto, non reputi necessario rimandare l'indizione del concorso a cattedra almeno fino a quando non risultino più chiare le prospettive degli organici, ovvero l'effettivo fabbisogno di docenti all'interno del nostro sistema di istruzione a seguito dell'approvazione del decreto di riordino delle classi di concorso in modo da fornire agli aspiranti prospettive occupazionali concrete.(5-07573)