ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07568

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: EVANGELISTI FABIO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 31/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA 01/08/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 31/07/2012
Stato iter:
01/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2012
Resoconto DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 01/08/2012
Resoconto STEFANI STEFANO LEGA NORD PADANIA
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 01/08/2012

SVOLTO IL 01/08/2012

CONCLUSO IL 01/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07568
presentata da
FABIO EVANGELISTI
martedì 31 luglio 2012, seduta n.674

EVANGELISTI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

un carabiniere, Alessandro Spadotto, 29 anni, di San Vito al Tagliamento (Pordenone), addetto alla sicurezza dell'ambasciata d'Italia a Sanaa, nello Yemen, è stato rapito il 29 luglio 2012 da uomini armati nei pressi della sede diplomatica, situata nel quartiere di Hadda;

da quanto si apprende da agenzie stampa, non si sa ancora con certezza chi sia stato a catturarlo anche se, secondo fonti qualificate della sicurezza, i rapitori sarebbero un gruppo di criminali locali, privo di legami con le numerose cellule di Al Qaeda presenti nel Paese;

il carabiniere al momento della cattura era fuori servizio e si trovava, in borghese, in un negozio nelle vicinanze dell'ambasciata per fare acquisti personali dove sarebbe stato prelevato da un gruppo di uomini armati;

il Ministro degli affari esteri, Giulio Terzi, ha avuto contatti telefonici con il collega yemenita Abu Bakr al Qirbi il quale gli ha confermato la disponibilità del Governo di Sanaa a fornire la massima collaborazione e impegno sulla vicenda;

si apprende, inoltre, che a Sanaa, sempre nella stessa giornata del 29 luglio 2012, è avvenuto un assalto al Ministero degli interni, edificio occupato da un centinaio di militanti fedeli all'ex presidente Ali Abdullah Saleh, che chiedono alla nuova amministrazione yemenita di essere arruolati nella polizia;

l'episodio si inserisce comunque in un contesto di endemica instabilità che ancora segna la vita nello Yemen, il più povero tra i Paesi della penisola arabica, malgrado l'uscita di scena di Saleh che ha lasciato la guida del Paese al suo vice, Abd Rabbo Mansour Hadi, eletto il 21 febbraio 2012 come presidente provvisorio;

malgrado questa «morbida» transizione biennale prima di nuove elezioni multipartitiche sia stata appoggiata da Usa, Onu e Arabia Saudita, la sicurezza nel Paese non è affatto migliorata;

va ricordato, infatti che, attualmente, sono ancora nelle mani dei rapitori un'insegnante svizzera e un diplomatico saudita, entrambi catturati nel marzo scorso, mentre negli ultimi 15 anni più di 200 persone sono cadute nelle mani di sequestratori -:

di quali ulteriori informazioni disponga il Ministero sulla vicenda e quali rassicurazioni intenda fornire in merito alla sicurezza e all'incolumità dei nostri connazionali nell'attuale e precaria congiuntura politica e sociale dello Yemen.
(5-07568)