ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07567

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MARAN ALESSANDRO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 31/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 31/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 31/07/2012
Stato iter:
01/08/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/08/2012
Resoconto DE MISTURA STAFFAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 01/08/2012
Resoconto TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 01/08/2012

SVOLTO IL 01/08/2012

CONCLUSO IL 01/08/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07567
presentata da
ALESSANDRO MARAN
martedì 31 luglio 2012, seduta n.674

MARAN e TEMPESTINI. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

dal 1991, anno della dichiarazione di indipendenza del Kazakistan dall'Unione Sovietica, Nursultan Nazarbayev è ininterrottamente Presidente della Repubblica;

gli osservatori internazionali dell'OSCE hanno constatato che le elezioni parlamentari del 15 gennaio 2012, nelle quali il presidente Nursultan Nazarbayev ha riportato il 91 per cento dei consensi, non si sono svolte nel rispetto dei principi fondamentali che presiedono lo svolgimento di libere elezioni democratiche;

secondo un'inchiesta di «Giornalisti senza frontiere» il Kazakistan è al 162esimo posto su 178 Paesi per quel che riguarda i dati sulla libertà di stampa. È anche uno dei paesi più corrotti e autoritari del mondo. «World Democracy Audit» colloca il Kazakhstan all'83esimo posto su 149 Stati per quel che riguarda il livello di corruzione e al 29esimo dall'ultimo Paese nella classifica sulla mancanza di diritti democratici;

tutte le leggi recentemente adottate in materia di religione, mezzi di comunicazione di massa e sicurezza nazionale includono disposizioni che rafforzano i tratti illiberali del sistema politico del Kazakistan e sono contrarie agli obiettivi di democratizzazione dichiarati;

negli ultimi due mesi i partiti dell'opposizione, Alga e Azat, e i mezzi d'informazione indipendenti, tra cui i giornali Vzglyad, Golos Republik e Respublika e il canale televisivo Stan TV, sono stati oggetto di repressioni sempre più dure, che hanno portato all'arresto, tra l'altro, di Vladimir Kozlov, leader del partito Alga, di Igor Vinyavski, caporedattore di Vzglyad, di Bolat Abilov e di Amirzhan Kosanov, dirigenti del partito di opposizione «Osdp/Azat». Il 6 giugno 2012 Alia Turusbekova, moglie di Vladimir Kozlov, avrebbe ricevuto minacce e sarebbe stata oggetto di un'aggressione mentre era alla guida di un auto;

lo scorso dicembre a Zhanaozen, in seguito ad una manifestazione pacifica dei lavoratori del settore petrolifero della regione che avevano scioperato per ottenere un aumento dei salari, sono stati arrestati circa 43 attivisti impegnati nello sciopero e a loro carico sono formulate imputazioni passibili di condanne fino a sei anni. Secondo una risoluzione del Parlamento europeo, la polizia anti-sommossa e le truppe del National Security Committee (KNB) avrebbero attaccato i manifestanti aprendo il fuoco contro i lavoratori e le loro famiglie, uccidendo almeno 16 persone e ferendone circa 500. In seguito agli scontri, il Governo kazako avrebbe dichiarato lo stato di emergenza e impedito l'accesso alla stampa internazionale al Paese per oltre un mese;

da notizie a mezzo stampa, i detenuti sarebbero stati sottoposti a torture e maltrattamenti;

le agitazioni sindacali e gli scioperi dei lavoratori nelle grandi imprese kazake stanno attualmente continuando e la situazione rischia nuovamente di sfociare nei fatti accaduti lo scorso dicembre;

l'Italia è ufficialmente al quarto posto in termini di investimenti diretti esteri in Kazakhistan, e grandi aziende italiane come Italcementi, Eni, Todini, sono tra i maggiori investitori stranieri nel Paese -:

quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare nelle opportune sedi europee e internazionali, nei confronti del Governo del Kazakhistan, affinché cessino le sistematiche violazioni dei diritti umani fondamentali e siano garantite le adeguate tutele sindacali.
(5-07567)