ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07562

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 674 del 31/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: GERMANA' ANTONINO SALVATORE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 30/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07562
presentata da
ANTONINO SALVATORE GERMANA'
martedì 31 luglio 2012, seduta n.674

GERMANÀ. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:

la Sicilia è un'isola di quasi 26.000. chilometri quadrati, costituita da pianure poco estese che si aprono tra impervi rilievi, le condizioni geo-morfologiche della Sicilia e la sua peculiarità connaturata all'insularità e all'orografia interna, sono foriere di ripercussioni non solo psicologiche per gli oltre 5 milioni di siciliani che avvertono una distanza fisica dal «continente» e si auto percepiscono come a margini dalla penisola, ma anche dal punto di vista economico data l'arretratezza delle infrastrutture, il sottosviluppo del sistema produttivo e paradossalmente anche l'atavica mancanza di progettualità di una classe dirigente regionale che non ha saputo cogliere le grandi opportunità derivanti da una lungimirante e coerente valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali capace di rilanciare il turismo e di conseguenza l'intero settore terziario;

nello specifico, oggetto dell'interrogazione è la conclamata ed evidente assenza di una strategia di sviluppo infrastrutturale che ha impedito di avviare una connessione fisica ed economico-funzionale tra le diverse realtà territoriali, indispensabile imprimatur per uno sviluppo duraturo e un benessere diffuso per tutte quelle fasce della popolazione che si sentono relegate ai margini della modernità;

in base ai dati ed alle ricerche condotte dalle associazioni di categoria del settore turistico, si può constatare che la stagione estiva è quella durante la quale si assiste ad un incremento esponenziale dei flussi di visitatori, e gli introiti maggiori per le strutture turistico-alberghiere si concentrano proprio durante questo periodo dell'anno, non si capisce quindi il motivo secondo il quale non si interviene sulla situazione dei trasporti in Sicilia, che eufemisticamente può essere definita allarmante;

a più riprese l'interrogante è intervenuto al fine di porre l'attenzione sullo stato di degrado in cui versano le strade e le autostrade siciliane, così come ripetutamente ha chiesto delucidazioni in merito alla dismissione e in generale allo smantellamento di molte linee della rete ferroviaria che, pur costituendo la più estesa rete insulare del Mediterraneo, è caratterizzata da tracciati obsoleti e non interessata da opere di ammodernamento soprattutto in quelle aree che sono anche prive di aeroporti e strade moderne;

nel luglio 2009, è stato presentato da Trenitalia alla regione siciliana, un piano di riorganizzazione delle tratte ferroviarie che prevedeva nuovi collegamenti, la riduzione dei tempi di percorrenza tra le principali stazioni ferroviarie dell'isola, treni lenti intervallati da treni veloci e la riorganizzazione di tutti i servizi in una nuova ottica di sistema integrato, il cui costo complessivo ammontava a circa 130 milioni di euro, ai quali andavano aggiunti altri 10 milioni a carico del bilancio regionale per una supplementare ottimizzazione del servizio, ma i cittadini che ne usufruiscono non hanno beneficiato di alcun miglioramento del trasporto ed anzi, si sono dovuti arrendere di fronte all'evidenza di un effettivo peggioramento, in special modo sulla dorsale tirrenica Messina-Palermo, oltre al taglio operato a diversi treni a lunga percorrenza;

i collegamenti con l'Isola sono inoltre resi difficoltosi, se non impossibili, dalle gravi criticità e dai profondi squilibri riscontrabili anche sul versante del trasporto aereo, ed a suffragio di quest'ultima fattispecie opposto preme evidenziare che non sono stati implementati i previsti lavori di adeguamento e di potenziamento degli scali aerei di Palermo, Catania, Lampedusa, Pantelleria, Trapani e Comiso;

tutti coloro che prediligono gli spostamenti ferroviari e desiderano raggiungere la Sicilia, si scontrano con innumerevoli disservizi e il viaggio che devono affrontare somigliano più ad una titanica impresa da Odissea, che non ad una partenza in linea con i progressi tecnologici del XXI secolo, e non solo a causa di convogli vetusti ed ormai datati, ma anche per la carenza dei servizi offerti al loro interno;

ipotizzando, a titolo esplicativo, il viaggio di chi vuole recarsi in Sicilia, occorre procedere per diverse fasi e diversi mezzi di trasporto e spostamento: in primis il treno Intercity 553 che sembra quasi un treno-merci riconvertito con una prima classe che in verità è la trasformazione apparente di una seconda classe mascherata, ed inoltre, pur essendo un mezzo a lunga percorrenza, è sprovvisto di servizio bar e la mente va a tutti gli anziani che si trovano nell'impossibilità di rifocillarsi durante un viaggio che, per sua stessa natura, impone una buona dose di resistenza fisica;

percorso l'intero stivale e giungendo a Villa San Giovanni, ci si scontra poi con l'ulteriore ostacolo che per raggiungere l'imbarco delle navi traghetto, ci si deve dirigere verso una lunga scalinata di ferro, sicuramente disagevole e faticosa se percorsa da bambini o da anziani con valigie e bagagli al seguito;

infine, si giunge finalmente all'imbarco scoprendo la mancanza e/o l'intermittenza di navi veloci che costringe quindi a dover obbligatoriamente usufruire dei mezzi dello Stato, ovvero le navi traghetto delle Ferrovie dello Stato, anch'esse fatiscenti, trascurate e per ciò stesso pericolose, soprattutto per bambini ed anziani, data non solo l'insuperabilità e il mancato abbattimento delle barriere architettoniche, ma anche il danneggiamento dei mezzi che dovrebbero facilitare l'accesso alla nave a coloro che hanno bisogno di aiuto o con problemi di deambulazione, ascensori che però sono perennemente «fuori servizio» che peraltro non viene neanche segnalato né con cartelli, né con indicazioni di avvertimento;

dall'antefatto e dall'esposizione di tutte le fasi di un «calvario», si desume la difficoltà se non l'impossibilità per le fasce più deboli della popolazione, di affrontare un viaggio verso la Sicilia, e le ricadute della mancanza di collegamenti efficienti con l'intero territorio della penisola, sono fortemente penalizzanti anche dal punto di vista economico, ripercuotendosi in maniera massiccia su un tessuto produttivo già fortemente compromesso e che dovrebbe e vorrebbe ripartire dalla capacità di attrazione di flussi turistici -:

come e quando si intenda intervenire al fine di:

a) favorire l'opera di integrazione, attraverso il potenziamento dei collegamenti con l'isola, della Sicilia con il resto della penisola;

b) implementare soluzioni idonee volte alla rimozione delle criticità e delle difficoltà nel settore dei trasporti in Sicilia;

c) condurre un'azione efficace ed efficiente di adeguamento ed ammodernamento dei mezzi di trasporto e di collegamento;

d) promuovere, per quanto di competenza la rimessione di barriere architettoniche, ostacoli e pericoli che impediscono il pieno utilizzo delle infrastrutture siciliane. (5-07562)