ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07545

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 672 del 25/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: PICIERNO PINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 25/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 25/07/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/07/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 26/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07545
presentata da
PINA PICIERNO
mercoledì 25 luglio 2012, seduta n.672

PICIERNO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

da quanto appreso dagli organi di stampa, sarebbe stato predisposto per il nuovo direttore generale RAI, Luigi Gubitosi, un contratto a tempo indeterminato e con un compenso complessivo pari a 650 mila euro annui;

in una congiuntura economica e finanziaria negativa e recessiva come quella attuale, che impone ai governi europei drastiche riduzioni di spesa pubblica e, di conseguenza, ai cittadini enormi sacrifici economici, il compenso del direttore della RAI appare assurdo e incomprensibile;

il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 marzo 2012 recante «Limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali» fissava il limite massimo alla retribuzione per i manager pubblici in circa 293 mila euro annui;

a pagare il conto dell'attuale crisi sono, ancora una volta, i giovani costretti di fatto a rinunciare alla prospettiva di un posto di lavoro stabile che consenta loro di pianificare un percorso di vita familiare sereno. A questi stessi giovani le istituzioni politiche ripetono costantemente che l'idea del cosiddetto «posto fisso» è da accantonare in quanto del tutto inattuabile e anacronistica;

nella stessa RAI lavorano tanti giornalisti e operatori in condizioni contrattuali precarie e instabili;

la natura a tempo indeterminato del nuovo contratto del direttore generale RAI, pattuito con la presidente Tarantola, appare in evidente contrasto con l'articolo 29, comma 1, dello Statuto RAI, che equipara la durata dell'incarico del direttore generale a quella del consiglio d'amministrazione -:

se e quali iniziative intendano assumere, per quanto di loro competenza, al fine di verificare l'aderenza delle condizioni contrattuali del direttore generale RAI con il tetto agli stipendi dei manager pubblici fissati dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 marzo 2012, e la compatibilità della natura a tempo indeterminato del contratto in oggetto con lo Statuto RAI. (5-07545)