ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 668 del 18/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: MADIA MARIA ANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07459
presentata da
MARIA ANNA MADIA
mercoledì 18 luglio 2012, seduta n.668

MADIA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

Sviluppo Lazio è un'agenzia strumentale della regione Lazio interamente a capitale pubblico (regione Lazio 80.5 per cento e CCIAA 19.5 per cento) e holding della rete delle agenzie regionali;

si tratta di una società pubblica altamente qualificata, rappresentando il principale strumento regionale per l'attuazione delle politiche comunitarie, per la gestione dei fondi europei destinati all'innovazione, all'ambiente, alla cultura, alla coesione sociale;

Sviluppo Lazio offre assistenza tecnica, assumendo anche il ruolo di organismo intermedio, per molti dei programmi finanziati con fondi regionali e per l'attuazione del POR, piano operativo delle politiche europee sostenute attraverso il FESR (fondo europeo di sviluppo regionale);

si tratta di una società in-house, strumentale, con unico committente pubblico che esercita - come noto in accordo alla normativa vigente - sull'agenzia un controllo funzionale «analogo» a quello esercitato sui propri servizi;

la società impiega oltre 200 persone delle quali circa un terzo precari. Si tratta di titolari di contratti atipici, a progetto o a partita IVA;

a questi si aggiungono anche i dipendenti con contratto a tempo determinato, raggiungendo una percentuale di lavoratori a termine intorno al 50 per cento;

i precari di Sviluppo Lazio, come i dipendenti, svolgono funzioni di ruolo o di assistenza ai funzionari regionali sia nella sede della società sia direttamente presso gli uffici regionali, secondo le direttive dettate dagli organi dirigenziali;

nel giugno 2011 viene nominato nuovo presidente di Sviluppo Lazio, Massimiliano Maselli che nel suo discorso di insediamento dichiara di voler risolvere il problema del precariato contro Sviluppo Lazio procedendo alla stabilizzazione di chi ancora con contratti in scadenza;

al contrario di quanto auspicato dal presidente, dopo il mancato rinnovo per le collaborazioni a progetto e a partita iva, si è cominciato a non rinnovare i contratti a tempo determinato. Si tratta complessivamente di 60-70 lavoratori, circa la metà dei lavoratori impiegati da Sviluppo Lazio;

risulta all'interrogante, anche da notizie riportate sugli organi di stampa (Sole 24 ore 7 settembre 2011) come il Lazio abbia una bassa performance di spesa dei fondi provenienti da finanziamenti dell'Unione europea arrivando ad utilizzare solo il 10 per cento delle risorse disponibili anche per una mancanza di controllo e programmazione; allo stesso tempo Sviluppo Lazio spende somme notevoli in consulenze affidate a società straniere per svolgere quel lavoro di riprogrammazione del POR che poteva essere svolto dalle risorse interne (Left 24 giugno 2011);

dall'insediamento della giunta Polverini nel 2010 si è assistito ad un blocco quasi totale delle attività che ha portato il Lazio ad essere una delle regioni peggiori nell'utilizzo dei fondi dell'Unione europea. Sono stati revocati 35 miliardi di euro già assegnati per la cultura (un parco progetti selezionato attorno a 5 grandi attrattori culturali);

è stato riprogrammato il piano operativo (POR) tenendo in sospeso per un anno e più l'attuazione di molti programmi già avviati. In particolare i bandi per l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabile, pubblicati nel 2009, sono rimasti fermi fino a metà 2011, generando incertezza e difficoltà nelle amministrazioni locali beneficiarie;

in una situazione così incerta e confusa, con risultati pessimi per l'economia laziale e in mancanza di una strategia di rilancio economico del territorio, risulta all'interrogante che decine di lavoratori di Sviluppo Lazio con varie tipologie contrattuali non abbiano avuto il rinnovo contrattuale alla data del 30 giugno 2012;

si è svolta una manifestazione contro tale provvedimento in forza della quale alcuni lavoratori hanno fatto irruzione al convegno «Reti di impresa: etica, competitività e territorio», in corso il 19 giugno 2012 al Tempio di Adriano nella sala della Camera di Commercio di Roma, in Piazza Di Pietra, cui ha preso parte anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini (Corriere della Sera 19 giugno 2012) con un evidente quanto necessario scopo di attrazione mediatica sulla propria condizione lavorativa nella stessa giornata vertici di Sviluppo Lazio hanno inviato quella che l'interrogante giudica un'umiliante disposizione che esonerava i lavoratori immediatamente dal presentarsi al lavoro (nonostante la vigenza del contratto) e li avvertiva di richiedere appuntamento per il ritiro degli oggetti personali;

se il Governo sia a conoscenza della situazione dei precari di Sviluppo Lazio, inclusa la lettera che impediva ai lavoratori di raggiungere il posto di lavoro;

se il governo non ritenga di dover promuovere, nel rispetto delle reciproche competenze, un tavolo sulla questione di Sviluppo Lazio al fine della tutela dei livelli occupazionali all'interno del quadro di razionalizzazione delle risorse pubbliche e superamento del dualismo nel mercato del lavoro intrapreso negli ultimi mesi dall'esecutivo.(5-07459)