COMMERCIO, BRUGGER e ZELLER. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
i necessari obiettivi di risanamento della spesa adottati dal Governo Monti sono stati tutti introdotti con decreto-legge, ad avviso degli interroganti, in modo non equo per le province autonome e in modo invasivo rispetto agli impianti costituzionali garantiti dagli statuti;
tale atteggiamento del Governo risulta essere del tutto incomprensibile se si considera la responsabilità con cui le province autonome si sono sempre mostrate disponibili alla concertazione, al fine del raggiungimento di accordi preventivi nella regolazione dei rapporti finanziari, seppur nel rispetto delle norme previste dagli statuti;
da ultimo, il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini», prevede, all'articolo 16, comma 3, ai fini del concorso delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, un importo complessivo di 600 milioni di euro per l'anno 2012, 1.200 milioni di euro per l'anno 2013 e 1.500 milioni di euro a decorrere dal 2014, quando il patto di stabilità per gli anni 2011 e 2012, adottato con decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, aveva già previsto che le cifre ammontassero a 500 milioni di euro per l'anno 2011 e 1.000 milioni di euro a decorrere dal 2012;
le cifre in questione neanche si giustificano alla luce del comma 2 dello stesso articolo, dove le risorse a qualunque titolo dovute dallo Stato alle regioni a statuto ordinario, sono ridotte di 700 milioni di euro per l'anno 2012 e di 1.000 milioni di euro a decorrere dal 2013, considerato che le regioni a statuto speciale contano una popolazione complessiva notevolmente minore in termini numerici rispetto a quella delle regioni a statuto ordinario, con conseguente maggiore aggravio sulla prima;
l'articolo 79 del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670, recante «Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige» stabilisce, al comma 3, che, al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, la regione e le province «concordano» con il Ministro dell'economia e delle finanze gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento ai saldi di bilancio da conseguire in ciascun periodo -:
se il Governo, anche alla luce delle disposizioni sopra richiamate, abbia di fatto ricercato e attuato una qualche forma di concertazione, al fine di un accordo preventivo e di una negoziazione con le province autonome, all'interno della quale definire obiettivi necessari di risanamento e concorso alla finanza pubblica delle stesse. (5-07458)