ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07443

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 668 del 18/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: CAPARINI DAVIDE
Gruppo: LEGA NORD PADANIA
Data firma: 18/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07443
presentata da
DAVIDE CAPARINI
mercoledì 18 luglio 2012, seduta n.668

CAPARINI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:

il processo di razionalizzazione avviato negli ultimi anni dalla società Poste italiane spa ha portato alla chiusura di molti uffici e al ridimensionamento degli orari di apertura degli sportelli, causando notevoli difficoltà nella gestione operativa degli uffici e generando una diminuzione della qualità del servizio fornito alla clientela, argomenti oggetto di atti di sindacato ispettivo a firma dell'interrogante, molti dei quali purtroppo tuttora privi di risposta;

da quanto si apprende da articoli di stampa apparsi sui quotidiani Brescia Oggi e Il Giornale di Brescia in data 12 luglio 2012, Poste italiane ha stilato una lista per l'autorità per le comunicazioni in cui sono inseriti circa un migliaio di uffici postali al di sotto dei parametri di economicità, di cui 16 nella provincia di Brescia;

gli uffici della provincia di Brescia interessati sono: Pilzone, San Pancrazio, Calvagese, Coniolo, Ludriano, Corticelle Pieve, Remedello Sotto, Campione del Garda, Gorzone, San Colombano, Nozza, Ponte Zanano, Lumezzane Pieve, Bogliaco e Navazzano, a cui vanno aggiunti i tre uffici di Provaglio Val Sabbia, Bione e Livemmo, dove è prevista una riduzione dell'orario;

Poste italiane spa è una società a capitale interamente pubblico che gestisce i servizi postali in una condizione di sostanziale monopolio e che deve garantire l'espletamento del servizio universale sulla base di un contratto di programma siglato con lo Stato, in cui la società si impegna a raggiungere determinati obiettivi di qualità, tra cui quelli concernenti l'adeguatezza degli orari di apertura degli sportelli rispetto alle prestazioni richieste;

i servizi postali, in particolare per le famiglie e le imprese, sono fondamentali nello svolgimento di moltissime attività quotidiane, come il pagamento delle utenze, il ritiro del denaro contante da parte dei titolari di conto corrente postale e l'invio di comunicazioni soggette al rispetto perentorio di scadenze, soprattutto quelle di carattere legale e il gruppo Poste italiane offre inoltre prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici e finanziari su tutto il territorio nazionale;

la direttiva 97/67/CE del 15 dicembre 1997 inserisce le prestazioni postali tra i servizi di interesse di economia generale e stabilisce specifiche obbligazioni comunitarie per la tutela dei servizi universali a garanzia della piena efficienza a favore degli utenti, dando la possibilità al cittadino-utente non soddisfatto del servizio postale di appellarsi, in prima istanza, all'operatore postale responsabile; in seconda istanza, all'autorità nazionale competente e, da ultimo, alla Commissione europea;

la direttiva 2008/06/CE stabilisce, poi, che gli Stati membri dell'Unione europea devono conformare il processo di liberalizzazione del proprio mercato postale entro il 2010 -:

se non ritenga doveroso rendere noti i criteri «oggettivi ed omogenei» che giustificherebbero la chiusura degli uffici postali di cui in premessa;

se non ritenga necessario intervenire per evitare che decisioni unilaterali assunte da Poste italiane spa a detrimento del servizio pubblico di qualità così come previsto dall'accordo siglato con lo Stato;

quali azioni il Ministro intenda intraprendere al fine di scongiurare la possibile chiusura di uffici postali e per garantire l'erogazione, in particolar modo in un momento così difficile per l'economia, di un servizio efficiente ai cittadini ed alle attività produttive che operano nella provincia di Brescia ovvero per garantire e mantenere gli attuali livelli occupazionali. (5-07443)