ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07402

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 666 del 16/07/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15955
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07402
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

il 6 maggio 2012, sul quotidiano Il Messaggero Veneto, è apparso un articolo intitolato: «Pannella: vigilare sui lavori di ristrutturazione della Casa Circondariale»;

l'articolo prende spunto da alcune dichiarazioni rilasciate dal leader radicale all'esito della visita ispettiva dallo stesso effettuata - insieme al consigliere regionale del PdL Gaetano Valenti e al candidato consigliere Pietro Pipi - all'interno del penitenziario di Gorizia;

in merito alle condizioni in cui versa la struttura penitenziaria goriziana Marco Pannella ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: «Il carcere di Gorizia necessita di manutenzione, ma non è in condizioni peggiori rispetto a quelle che ho trovato nelle altre case circondariali che ho visitato in questi anni. Mi ha colpito scoprire che nel penitenziario operano quaranta agenti di Polizia a fronte di una popolazione carceraria di appena 39 detenuti, venti dei quali romeni. Dal tetto però filtra l'acqua, mentre un'intera stanza, con uno splendido pavimento in cotto, non può essere utilizzata: si rischia il cedimento. Bisogna individuare i responsabili della ditta che ha eseguito i lavori e farsi restituire i soldi. Ora arriveranno circa 2 milioni di euro: sarà compito delle istituzioni vigilare affinché i lavori vengano effettuati a regola d'arte» -:

se intenda acquisire ulteriori informazioni, anche attraverso un'ispezione, in merito alle ragioni delle carenze strutturali del suddetto carcere;

se e quali urgenti provvedimenti ritenga opportuno adottare al fine di rimuovere le rilevate disfunzioni e carenze dell'istituto di pena in esame, e garantire adeguate misure di sicurezza ai detenuti e al personale in servizio presso la struttura stessa;

se, infine, non ritenga opportuno verificare le ragioni che hanno causato la cattiva esecuzione dei lavori di ristrutturazione e la presenza di eventuali sprechi nella conduzione dei lavori medesimi.
(5-07402)