ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07366

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 666 del 16/07/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/16336
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07366
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666

BERNARDINI, BELTRANDI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:


gli interroganti hanno già presentato due atti di sindacato ispettivo a risposta scritta - 4-10292 e 4-16046 - relativamente alle condizioni di salute della signora Grazia Marine, 76 anni, rinchiusa nel carcere sardo di Badu 'e Carros da 5 anni (con fine pena gennaio 2013) perché accusata di essere stata la carceriera di Silvia Melis. Entrambi i predetti atti di sindacato ispettivo sono rimasti privi di risposta da parte del Governo;


recentemente la dottoressa Paola Matera, su incarico del presidente del tribunale di sorveglianza di Sassari, è stata chiamata a rispondere al seguente quesito: «Accerti le condizioni di salute della signora Marine Grazia e se le stesse siano compatibili con lo stato di detenzione (se la donna si trovi in gravi condizioni di infermità psico-fisica che la rendano incompatibile con lo stato di detenzione);


la relazione medico-legale, depositata in cancelleria il 26 aprile 2012, risponde al citato quesito nel modo seguente: «(...) Ne discende che allo stato, le condizioni psico-fisiche di Marine Grazia sono apparentemente buone in relazione alla stabilità delle infermità da cui è affetta, ciò che consente di affermare che non si trova in "condizioni di grave infermità psico-fisica" nell'accezione di cui all'articolo 147 del codice penale. Si tratta comunque, di una situazione complessiva delicata ed in equilibrio precario, da cui si deve attendere una continua e certa evoluzione peggiorativa, come anche episodiche riacutizzazioni e accidenti cardio o cerebrovascolari), per la coesistenza ed il sinergismo di fattori di rischio specifici, quali l'obesità, l'ipertensione arteriosa, il diabete mellito tipo II, la coronaropatia, l'insufficienza renale cronica. Da questo punto di vista particolarmente insidiosi sono i danni vascolari da diabete mellito: il 55 per cento dei diabetici muore per infartio miocardio (arteriosclerosi delle arterie coronarie epicardiche), nei diabetici la coronaropatia è caratterizzata: da prevalente interessamento dei tratti distali, da alterazione della soglia di percezione del dolore da ischemia cardiaca (angina) a causa della neuropatia diabetica autonoma, da prognosi meno favorevole. I diabetici anche ipertesi hanno una probabilità maggiore del 20-30 per cento di manifestare un infarto o un ictus entro 10 anni, se si sviluppa una nefropatia diabetica, il rischio cardiovascolare è maggiore del 30 per cento. Questo per dire conclusivamente che le condizioni cliniche di MG, attualmente definibili solo «apparentemente» buone, devono essere attentamente monitorate per la concomitanza di vari fattori di rischio capaci di compromettere sia cronicamente che acutamente la funzionalità di cuore, rene e cervello con rapido declino dello stato generale e incerta prognosi quoad vitam»;


la predetta relazione-medico legale è stata effettuata dalla dottoressa Matera basandosi solo sui referti clinici e senza che venissero effettuati esami medici più approfonditi;


i familiari della detenuta sostengono che - nonostante le attenzioni dei medici e della polizia penitenziaria - la signora Marine Grazia non possa più essere curata in modo adeguato all'interno del carcere visto e considerato, fra l'altro, che la stessa ultimamente fatica sempre più a camminare e a parlare;


nella consulenza medico legale di parte (C.T.P.) effettuata a fine maggio 2011 è risultato che Marine Grazie è affetta dalle seguenti patologie: insufficienza mitralica, aortosclerosi, dislipidemia, diabete mellito insulino-dipendente, insufficienza renale cronica grave (stadio 3), bronchite cronica enfisematosa, anemia aplastica, gozzo multinodulare tossico, diverticolosi del sigma, osteoporosi, rotoscoliosi e segni di lomboartrosi, mastopatia fibrocistica, prolasso uterino, rettocolite ulcerosa, rene sinistro ipoplastico, calcolosi renale, sdr varicosa e lieve insufficienza venosa arti inferiori, gonartrosi a sinistra e artrosi tibiotarsica, gastropatia antrale e dermatite irritativa pruriginosa;


nonostante i rischi per l'incolumità fisica che la signora Grazia Marine corre stando in carcere, alla detenuta non è stata concessa sinora alcuna misura tale da tutelarne effettivamente il diritto alla salute, come in particolare sarebbe possibile attraverso il differimento dell'esecuzione della pena;


la mancata concessione di tale misura non può del resto fondarsi su ragioni inerenti alla pericolosità della detenuta, né su motivi di prevenzione speciale; sicché allo stato non si comprende quali siano le ragioni ostative che non consentono, nel caso specifico, il ricorso al differimento dell'esecuzione della pena;


tale provvedimento sarebbe, del resto, il solo idoneo ad evitare che la condizione fisica della signora Grazia Marine peggiori in maniera irreversibile, pregiudicandone per sempre l'incolumità e l'integrità psicofisica, così come evidenziato anche nella relazione medico-legale effettuata dal consulente tecnico, dottoressa Patrizia Matera, laddove si fa riferimento a «fattori di rischio capaci di compromettere sia cronicamente che acutamente la funzionalità di cuore, rene e cervello con rapido declino dello stato generale e incerta prognosi quoad vitam»;


la prima firmataria del presente atto, nel reiterare le richieste contenute negli atti di sindacato ispettivo 4-10292 e 4-16046, sottolinea la irresponsabilità e gravità del comportamento del Governo il quale, sebbene interpellato su questa delicata vicenda fin dal lontano 10 gennaio 2011, non ha fornito agli interroganti alcun tipo di risposta nonostante i numerosi e ripetuti solleciti -:


se sia a conoscenza della questione e se possa fornire ulteriori informazioni in merito;


se sia noto quali siano attualmente le condizioni di salute della signora Grazia Marine e se venga garantita alla detenuta tutta l'assistenza medico-sanitaria che il suo precario stato di salute richiede;


se non si ritenga necessario adottare le iniziative di competenza ritenute opportune, al fine di garantire la tutela della salute, della dignità, e dell'incolumità della signora Grazia Marine, nonché allo scopo di evitare che l'ulteriore permanenza nella struttura carceraria dell'anziana donna possa pregiudicarne irreparabilmente le condizioni cliniche generali;


se non intendano promuovere, anche alla luce delle considerazioni sinora svolte, ogni accertamento di competenza, in rapporto ai fatti esposti in premessa, e quali ulteriori iniziative di competenza intendano assumere al fine di tutelare il diritto alla salute della signora Grazia Marine.
(5-07366)