ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07353

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 666 del 16/07/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/15970
Firmatari
Primo firmatario: TOUADI JEAN LEONARD
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
MORASSUT ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
CARELLA RENZO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
COSCIA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
META MICHELE POMPEO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
RECCHIA PIER FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
GENTILONI SILVERI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
ARGENTIN ILEANA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
POMPILI MASSIMO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
BACHELET GIOVANNI BATTISTA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
VELTRONI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 13/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07353
presentata da
JEAN LEONARD TOUADI
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666

TOUADI, GIACHETTI, MORASSUT, TOCCI, CARELLA, COSCIA, META, RECCHIA, GENTILONI SILVERI, MADIA, ARGENTIN, POMPILI, BACHELET, VELTRONI e VERINI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


negli ultimi tre anni e mezzo si sono susseguiti nella città di Roma una serie di episodi di violenza politica perpetrati da organizzazioni che si richiamano esplicitamente al fascismo;


il 16 marzo 2009, tre studenti dell'università di Roma Tre subirono un'aggressione con caschi e spranghe da parte di attivisti di organizzazioni di estrema destra. Fu poi ritrovato un piccolo arsenale anche nei locali gestiti da Azione universitaria con materiale divulgativo di chiara matrice neofascita;


il 15 marzo 2010, un gruppo di studenti appartenenti al collettivo «Lavori in corso» fu aggredito durante un volantinaggio all'interno dell'università di Tor Vergata da alcuni militanti del Blocco Studentesco. Sei degli studenti aggrediti ricorsero a cure mediche, uno di loro fu ricoverato. Il giorno seguente, in concomitanza con la conferenza stampa convocata per denunciare l'accaduto, si verificò un altro scontro al quale avrebbero partecipato persone esterne al mondo universitario ed appartenenti ad organizzazioni di estrema destra;


il 2 febbraio 2011, nei dintorni di Ponte Milvio, un ragazzo venne aggredito e picchiato per strada da tre persone perché reo di aver risposto affermativamente alla domanda se fosse o meno antifascista;


la notte del 26 aprile 2011, sei studenti appartenenti a collettivi studenteschi di sinistra furono aggrediti nel quartiere Talenti da una quindicina di persone armate di caschi e bastoni di legno. Alcuni degli aggressori furono riconosciuti dai ragazzi come appartenenti all'organizzazione «Casapound», in particolare il portavoce di zona, Alberto Palladino detto «Zippo»;


ancora nel IV municipio, in particolare nel quartiere Montesacro, l'11 maggio 2011 fu aggredito e malmenato da sei persone a volto coperto Luca Blasi, responsabile del centro sociale Horus Project;


il 20 settembre 2011, un ragazzo appartenente al collettivo del liceo Anco Marzio di Ostia, venne aggredito e pesantemente minacciato di fronte a tutti gli studenti all'uscita di scuola dal responsabile locale di Casapound;


il 2 novembre 2011 è di nuovo il IV municipio ad essere teatro di intimidazioni e violenze di matrice neofascista. Un gruppo di giovani appartenenti al Partito democratico, fra i quali anche Paolo Marchionne, capogruppo del Pd in municipio, furono aggrediti con mazze e spranghe d'acciaio mentre erano intenti ad attaccare manifesti per una iniziativa antimafia. Le conseguenze furono piuttosto gravi: diversi punti alla testa, allo zigomo e due braccia rotte. Il successivo lavoro degli inquirenti dimostrò che gli aggressori appartenevano a Casapound ed in particolare portarono all'arresto di Alberto Palladino, responsabile di zona dell'organizzazione, già noto alle cronache per episodi simili;


nella notte fra il 23 e il 24 febbraio 2012 a Ostia, un gruppo di ragazzi (appartenenti al gruppo degli artisti ed ex-lavoratori del Teatro del Lido, al collettivo L'Officina) intenti ad attaccare locandine per una manifestazione sulla cultura da tenere nei giorni seguenti, subirono una violenta aggressione con caschi e spranghe da parte di militanti di Casapound. La polizia sopraggiunse poco dopo per fermare l'aggressione e la colluttazione seguente. Ventiquattro furono fermate e denunciate per rissa e tre degli aggrediti furono refertati in ospedale. Un ragazzo aggredito ha avuto trenta giorni di prognosi mentre quindici gli altri due;


il 9 marzo 2012, alcuni studenti intenti a volantinare davanti al liceo Righi in appoggio alla mobilitazione della Fiom, furono aggrediti da persone appartenenti al gruppo di estrema destra «Controtempo». Uno dei ragazzi è stato ricoverato per una frattura del setto nasale, mentre alcuni insegnanti, intervenuti per soccorrere gli studenti, hanno ricevuto cure mediche;


nella mattinata del 22 marzo 2012 una decina di militanti locali del circolo futurista di Casapound avrebbero aggredito con caschi e bastoni due ragazzi dei collettivi di fronte alla sede dei «Magazzini popolari», episodio che, nel pomeriggio dello stesso giorno, portò allo scatenarsi di una guerriglia urbana fra i gruppi contrapposti che avrebbe coinvolto circa duecento persone. Oltre ai numerosi danni materiali, lo scontro causò il ferimento di circa dieci giovani dei collettivi (di cui cinque refertati in ospedale) e tre del circolo Futurista di Casapound;


questi sono solo alcuni dei numerosi episodi di violenza politica di cui la città di Roma è stata teatro negli ultimi tempi connotando una vera è propria escalation. Ciò che preoccupa maggiormente è la stretta connessione che sembra legare fra loro molte delle aggressioni. Nella notte successiva ai fatti di Ostia del 23 febbraio, ad esempio, sono comparse per le strade di Roma e della provincia alcune scritte che rivendicavano l'attentato legandole con altri episodi analoghi. In particolare, nel quartiere Talenti sono comparse - anche sui muri del municipio - frasi inquietanti («Ostia: piatto del giorno zuppa di pesce», «Con Casapound fino alla vittoria» - «Da Ostia a Talenti compagni confidenti») firmate con un inequivocabile fascio littorio stilizzato;


fino ad ora, le conseguenze delle aggressioni non sono risultate drammaticamente gravi (contusioni, ferite, arti spezzati), ma le loro dinamiche attestano che solo per caso non abbiano assistito ad esiti ben più funesti. È intollerabile che il confronto democratico a Roma possa essere inquinato da questo genere di episodi che, per la frequenza e la violenza crescenti, rischiano di far precipitare la città in un clima caratteristico di periodi che si sperava fossero definitivamente superati e che la comunità cittadina tutta non intende rivivere mai più -:


se il Ministro interrogato sia a conoscenza degli episodi illustrati in premessa e della loro gravità;


se non ritenga di dover fare tutto ciò che è in suo potere perché le responsabilità di queste aggressioni, specialmente le più recenti, siano celermente acclarate;


se il Ministro, al fine di tutelare la convivenza civile e ristabilire il valore costituzionale dell'antifascismo nella città di Roma, non ravveda la necessità di predisporre, di concerto con gli enti locali coinvolti, un piano apposito per prevenire e contrastare la violenza politica di stampo neofascista e per rimuovere il sostegno diretto ed indiretto che i gruppi protagonisti di questa escalation ricevono.
(5-07353)