BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:
secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa l'11 giugno 2012, Maurizio Foresi, 55 anni, si è tolto la vita nel carcere di Montacuto ad Ancona impiccandosi a un termosifone;
il detenuto era rinchiuso in una cella della «sezione filtro», insieme ad altri tre compagni: il corpo senza vita è stato ritrovato stamattina;
l'uomo, affetto da tempo da patologie psichiatriche, anche in carcere era seguito dal servizio psichiatrico dell'Asur -:
se e come, il giorno del suicidio, fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto di pena in questione e se, con riferimento al gesto del detenuto, non siano ravvisabili profili di responsabilità amministrativa o disciplinare, in capo al personale penitenziario;
quante siano le unità dell'équipe psico-pedagogica e se e come possano coprire o coprano le esigenze dei detenuti del carcere di Montacuto;
con chi dividesse la cella e di quanti metri quadrati disponesse il detenuto morto suicida;
se il detenuto morto suicida fosse alloggiato all'interno di una cella rispondente a requisiti di sanità e igiene;
se nel corso della detenzione il detenuto fosse stato identificato come potenziale suicida e, in questo caso, se fosse tenuto sotto un programma di osservazione speciale;
quali siano le condizioni umane e sociali del carcere di Ancona, in particolare se non ritenga di assumere sollecite, mirate ed efficaci iniziative, anche a seguito di immediate verifiche ispettive in loco, volte a garantire il rispetto della Costituzione, della legge e dei regolamenti, ampliando la dotazione del personale di polizia penitenziaria e di quello addetto ai servizi.(5-07352)