ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07348

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 666 del 16/07/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/16633
Firmatari
Primo firmatario: BERNARDINI RITA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 13/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07348
presentata da
RITA BERNARDINI
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666

BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:


un agente di polizia penitenziaria di 35 anni, in servizio nel carcere palermitano dell'Ucciardone, si è infatti suicidato lo scorso 15 giugno nella sua abitazione di Trapani;


la tragedia è avvenuta a pochi mesi dal suicidio di altri appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria a Formia, San Vito al Tagliamento, Battipaglia e Torino, e prima ancora altri tragici casi sono avvenuti a Mamone Lodè, Caltagirone e Viterbo;


ed invero dal 2000 ad oggi si sono uccisi circa 100 poliziotti penitenziari, 1 direttore di istituto (Armida Miserere, nel 2003 a Sulmona) e 1 dirigente regionale (Paolino Quattrone, nel 2010 a Cosenza). Da tempo i sindacati della polizia penitenziaria sostengono che bisogna comprendere e accertare quanto abbiano eventualmente inciso l'attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere;


è stato proprio il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ad accertare che i suicidi di appartenenti alla polizia penitenziaria, benché verosimilmente indotti dalle ragioni più varie e comunque strettamente personali, siano in taluni casi le manifestazioni più drammatiche e dolorose di un disagio derivante da un lavoro difficile e carico di tensioni. Proprio per questo il dipartimento dell'amministrazione penitenziaria assicurò a suo tempo i sindacati di categoria che avrebbe prestato particolare attenzione al tragico problema, con la verifica delle condizioni di disagio del personale e l'eventuale istituzione di centri di ascolto, ma a tutt'oggi non sono stati colpevolmente attivati questi importanti centri di ascolto -:


se siano state avviati accertamenti per risalire alle cause di questo suicidio;


se risulti esservi connessione diretta o indiretta di questo tragico gesto con le condizioni ambientali e lavorative in cui opera la polizia penitenziaria;


se non si ritenga di dover assumere iniziative affinché la direzione della amministrazione penitenziaria avvii una immediata consultazione con le organizzazioni sindacali dei lavoratori della polizia penitenziaria al fine di valutare e concordare l'assunzione di immediati provvedimenti atti a scongiurare il ripetersi di tragedie simili. (5-07348)