Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-07332
presentata da
JEAN LEONARD TOUADI
lunedì 16 luglio 2012, seduta n.666
TOUADI e VILLECCO CALIPARI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
l'Italia è firmataria della Convenzione di Ginevra del 1951 che prevede all'articolo 33 comma 1 che: «Nessuno Stato Contraente espellerà o respingerà, in qualsiasi modo, un rifugiato verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate a motivo della sua razza, della sua religione, della sua cittadinanza, della sua appartenenza a un gruppo sociale o delle sue opinioni politiche»;
il 7 maggio scorso, 227 migranti a bordo di tre carrette del mare, dopo essere stati soccorsi da unità navali italiane nel Canale di Sicilia sono stati riportati verso le coste libiche;
in base agli accordi internazionali e alle leggi italiane in vigore, i cittadini stranieri hanno il diritto di presentare richiesta d'asilo al momento dell'ingresso nel territorio nazionale;
la Libia non è firmataria della Convenzione di Ginevra del 1951 «Convenzione sullo statuto dei rifugiati» -:
come si sia svolta l'esatta dinamica dei fatti e se è vero che i migranti sono stati trasbordati su navi italiane per il rimpatrio collettivo in Libia;
quali siano le valutazioni che hanno portato al respingimento dei 227 migranti, tra cui 40 donne;
se il Governo abbia ponderato le conseguenze di questa grave violazione del diritto internazionale e del dovere di protezione umanitario;
quali disposizioni intende assumere per evitare di porre il nostro Paese fuori dalla legalità internazionale. (5-07332)