MANCUSO, CROLLA e BARANI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il reato di «maltrattamento di animali» è previsto e punito dall'articolo 544-ter del codice penale: «chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione a un animale ovvero lo sottopone a sevizie o comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da tremila a cinquemila euro»;
la pena è aumentata della metà se dai fatti deriva la morte dell'animale;
l'Unione europea ha specificato che «l'attuazione di misure per la gestione della popolazione canina non rientra nelle competenze dell'Unione, la questione resta di esclusiva responsabilità degli Stati membri»;
i dati forniti in molti Paesi europei sui maltrattamenti nei confronti dei randagi sono drammatici, compresi quelli relativi all'Italia;
il tragico primato dei maltrattamenti nei confronti dei randagi è attribuito alla Romania, seguita da Spagna, Ucraina e Italia;
in Italia, ogni anno, vengono abbandonati oltre 135.000 cani e gatti e circa il 33 per cento di questi viene accalappiato e portato in ricoveri-lager;
il Sud è la parte d'Italia più esposta al problema: la Puglia ospita 70.600 animali randagi, la Campania 70.000, la Sicilia 68.000, la Calabria 65.000, il Lazio 60.000;
il fenomeno sembra crescere nelle zone dove le autorità registrano un maggior radicamento della criminalità organizzata;
in occasione degli ultimi campionati Europei di calcio in Polonia e Ucraina, il Governo di Kiev ha ripulito le strade dai randagi con veleni, bastonate e anche fucilate;
il 17 aprile 2012, un gruppo di amministratori comunali, tra cui Alessandro Cochi, delegato per le politiche sportive, Andrea de Priamo, presidente commissione ambiente e il delegato del sindaco alla salute animale Federico Coccia e i rappresentanti di 4 associazioni animaliste (LAV, ENPA, OIPA e AVCCP, non sono stati ricevuti dall'ambasciatore ucraino in Italia nonostante un appuntamento fissato da mesi ma sono stati ricevuti da un funzionario di secondo livello che non ha manifestato particolare attenzione ai rilievi mossi -:
se il Governo intenda promuovere una campagna informativa di respiro europeo sul benessere animale, confermando la ferma condanna italiana di qualsiasi forma di crudeltà sugli animali;
se il Governo intenda stilare un protocollo di buona condotta nei confronti del benessere animale, e chiedere che sia rispettato dai Paesi comunitari che vogliano stringere rapporti con l'Italia.
(5-07311)