ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07306

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 664 del 11/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: DI GIUSEPPE ANITA
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MESSINA IGNAZIO ITALIA DEI VALORI 11/07/2012
ROTA IVAN ITALIA DEI VALORI 11/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/07/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/07/2012

SOLLECITO IL 17/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07306
presentata da
ANITA DI GIUSEPPE
mercoledì 11 luglio 2012, seduta n.664

DI GIUSEPPE, MESSINA e ROTA. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

il Ministro pro tempore delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia, (in carica dall'8 maggio 2008 al 16 aprile 2010), considerata l'esigenza di accertare la sussistenza della rappresentatività nell'ambito della compagine sociale del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana DOP, e al fine di verificare le segnalazioni in merito ai presunti conflitti d'interesse interni al predetto consorzio di tutela, con particolare riguardo alle dimissioni di un consigliere che aveva denunciato presunte irregolarità nella conduzione dello stesso, con decreto ministeriale del 14 gennaio 2010 ha istituito il «Comitato di garanzia avente il compito di coordinare e supervisionare l'attività di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla DOP Mozzarella di Bufala Campana»;

il comitato, composto dal tenente colonnello Marco Paolo Mantile, vice comandante Carabinieri politiche agricole e alimentari, con funzioni di coordinatore, dal Professore Antonio Sciaudone, docente di diritto Agrario presso la seconda università degli Studi di Napoli, dal dottor Emilio Gatto, Direttore generale del dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari, dal vice questore Roberto Miele, dirigente del Corpo forestale dello Stato di Napoli, dal maggiore Claudio Gnoni del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Napoli, dal dottor Pietro Quaranta, direttore dell'ufficio di Napoli del dipartimento dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari, ha iniziato i propri lavori il 21 gennaio 2010, concludendoli il successivo 14 giugno 2010;

il comitato di garanzia ha compendiato i propri lavori in una relazione finale consegnata, in data 7 luglio 2010, al Ministro pro tempore delle politiche agricole alimentari e forestali, dottor Giancarlo Galan, (in carica dal 16 aprile 2010 al 23 marzo 2011);

la stessa relazione è stata depositata anche agli atti della «Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale», in data 30 giugno 2011, nel corso dell'audizione del tenente colonnello Marco Paolo Mantile;

il comitato di garanzia, nella citata relazione finale, ha elaborato una serie di proposte per consentire non solo al consorzio, ma all'intera filiera, di darsi delle regole per affermare quei capisaldi di legalità che dovrebbero sempre connotare il comparto agro-alimentare, attesi gli inevitabili riflessi sulla salute dei consumatori e sull'economia locale e nazionale;

l'organismo di garanzia nell'indicare al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali i correttivi da adottare per il menzionato consorzio di tutela e la relativa filiera, ha formulato delle proposte che potevano essere applicate in eguale misura anche per altre realtà, nell'intento di migliorarne la qualità e l'efficienza ad esclusiva garanzia dei consumatori e a tutela del cosiddetto made in Italy. Le proposte elaborate dal Comitato, riguardavano il disciplinare di produzione, nelle seguenti misure:

a) rendere obbligatorio il regolamento sull'alimentazione dei capi bufalini, prevedendone l'inserimento nel Disciplinare di produzione, anche in seguito all'entrata in vigore del Regolamento CE n. 1898/2006;

riguardavano anche gli organi statutari del Consorzio, prevedendo:

a) una più ampia partecipazione degli Allevatori alla vita del Consorzio di tutela potrebbe essere assicurata attribuendo alla categoria la quota attualmente assegnata ai Confezionatori;

b) la riparametrazione delle quote di rappresentanza all'interno della categoria dei Produttori (caseifici), la trasparenza della partecipazione delle Cooperative e dei singoli associati;

c) la promozione della partecipazione delle associazioni di categoria e dei fruitori;

d) la riduzione del numero dei Consiglieri per favorire la maggiore fluidità dei processi decisionali (alla riduzione del numero dei Consiglieri dovrebbe corrispondere la riduzione del numero dei Vice Presidenti, da due a uno);

e) la modifica della clausola che assicura una rappresentanza geografica con altra tesa ad assicurare una rappresentanza per classi;

f) la costituzione di un Organo di verifica dei comportamenti dei consorziati con facoltà di proporne al Consiglio di Amministrazione l'esclusione;

g) la partecipazione dei consumatori quando si discute della modifica del Disciplinare;
h) l'introduzione di un Organo Tecnico per la redazione del piano dei controlli;

in merito all'Organo amministrativo contabile: al fine di migliorare la capacità del Consorzio di riscuotere i crediti in sofferenza, vantati soprattutto verso i propri associati ed i «fruitori», a fronte del mancato pagamento delle quote associative e delle contribuzioni previste per l'attività di vigilanza, tutela e valorizzazione;

sulla tracciabilità:

a) istituzione di un albo di fornitori ufficiali ed autorizzati di mangimi per la filiera bufalina in area D.O.P.;

b) iscrizione obbligatoria dei capi bufalini al libro genealogico e al connesso sistema dei controlli funzionali;

c) miglioramento della metodologia e dell'accuratezza dei controlli;

d) obbligo della comunicazione, con cadenza settimanale, della produzione lattifera giornaliera per numero di capi in lattazione;

e) adozione di un valido sistema informatico che preveda: l'attestazione del server centrale non presso il consorzio, ma nella sede dell'ente di certificazione, prevedendo un collegamento, per le relative consultazioni, anche agli organi di polizia ed ispettivi competenti (Arma dei carabinieri, Guardia di finanza, Corpo forestale dello Stato e Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari); l'integrazione del sistema con il collegamento telematico alla BDN di Teramo; il coinvolgimento della componente allevatoriale nell'alimentazione del flusso dei dati d'interesse;

dalle indiscrezioni apparse sulla stampa, si apprende di alcuni tentativi di voler modificare il disciplinare della Mozzarella di bufala Campana DOP, evidentemente per favorire gli interessi commerciali dei trasformatori (caseifici) a danno degli allevatori -:

se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

quali iniziative siano state adottate dal Ministero, a seguito del lavoro svolto dal comitato di garanzia istituito ex decreto ministeriale del 14 gennaio 2010;

quali garanzie intenda fornire agli allevatori e ai consumatori per tutelare la quarta DOP nazionale (valore di prodotto commercializzato). (5-07306)