D'INCECCO, MIOTTO, LENZI, BUCCHINO, MURER, BOSSA, FARINA COSCIONI, BURTONE, LIVIA TURCO e SARUBBI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:
il 24 marzo 2012, con la conversione in legge del decreto denominato «liberalizzazioni», è stato ridotto a 3300 il parametro degli abitanti per l'istituzione di nuove farmacie;
la regione Abruzzo, a seguito della nuova normativa, aveva annunciato un concorso per l'apertura di 87 farmacie, di cui 54 di nuova istituzione grazie al decreto, e 33 già istituire in passato ma risultate vacanti;
secondo un crono programma presentato, entro il 23 aprile 2012 i comuni interessati avrebbero dovuto indicare la collocazione geografica all'interno del comune delle nuove farmacie e inviare la documentazione alla regione; successivamente, la regione, in 60 giorni, entro quindi il 23 giugno, avrebbe bandito il concorso pubblico straordinario;
la procedura si sarebbe dovuta concludere entro dodici mesi, con eventuale nomina da parte del Governo di un commissario ad acta nel caso in cui le procedure concorsuali non venissero avviate dalla regione nei termini di legge;
secondo la dotazione stabilita dal servizio farmaceutico della regione Abruzzo, le nuovi sedi farmaceutiche avranno questa suddivisione per provincia: Pescara 21 (Montesilvano con 6 nuove farmacie è la città con l'incremento più alto in regione), Teramo 18, L'Aquila 27 e Chieti 21;
la procedura sopra menzionata, relativamente alla regione Abruzzo, ha avuto un inatteso stop, e un conseguente ritardo, che rischia di vanificare l'istituzione delle 54 nuove farmacie;
il blocco sarebbe causato da diversi fattori; secondo alcuni esponenti politici del consiglio regionale, tra cui la carenza di personale che impedirebbe all'ufficio regionale preposto di far fronte alle incombenze;
l'ufficio, dotato solo di due persone, per gli stessi motivi, non è stato in grado di assegnare neppure le 33 sedi già istituite prima della nuova normativa;
il blocco della procedura delle nuove farmacie appare molto preoccupante e grave sia per le conseguenze che ne derivano sul territorio sia per le aspettative che erano state riposte sul nuovo bando da molti giovani professionisti -:
se sia e conoscenza di quanto sopra esposto e se non ritenga, nell'ambito delle proprie competenze e di quanto stabilito dalla legge, di attivarsi, eventualmente con i poteri sostitutivi previsti dalla normativa, o nei modi che ritiene più opportuni, per determinare uno sblocco nella procedura dell'assegnazione delle nuove farmacie sul territorio della regione Abruzzo, che consentiranno di costruire un servizio più capillare, dando nuove opportunità di lavoro a tanti giovani professionisti, così com'era nello spirito del decreto stesso del Governo.(5-07296)