VELO e SANI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
da un articolo pubblicato sul «Tirreno» il 3 luglio si apprende dell'odissea che i viaggiatori hanno vissuto nella giornata di domenica 1° luglio sulla linea Roma Termini-Genova con un guasto al «Frecciabianca 9770» che ha coinvolto circa 350 passeggeri;
il treno partito dalla stazione di Roma Termini alle 13,30 si è fermato a poca distanza dalla stazione di Santa Marinella per circa tre ore sotto al sole, con i finestrini bloccati e senza aria condizionata andata in blocco;
alcuni passeggeri hanno avuto malori a causa del clima torrido creatosi all'interno del convoglio e solo dopo tre ore, intorno alle 16,30, il treno è stato rimorchiato fino alla stazione ferroviaria di Santa Severa dove i passeggeri sono stati fatti scendere e dove hanno potuto ricevere i primi soccorsi, due di loro sono stati trasportati in ambulanza nel primo pronto soccorso;
come se ciò non fosse bastato i passeggeri una volta scesi hanno dovuto attendere altre due ore prima di poter risalire su un Intercity diretto a Genova, mentre da parte di Trenitalia non arrivavano informazioni né tantomeno l'assistenza che ci si sarebbe aspettati in una situazione simile con temperature che superavano i 40 gradi;
gli episodi di grave disservizio si sono ripetuti nel corso dell'intera settimana creando disagi gravissimi su tutta la tratta «Tirrenica» con la soppressione di otto convogli Frecciabianca e con il ritardo di tre ore sull'orario previsto di due convogli della stessa compagnia;
i disagi di questi giorni si aggiungono alla riduzione delle corse dei treni e alla soppressione delle fermate intermedie creando gravi ripercussioni sulla viabilità dell'intero Centro Italia, specialmente in relazione al numero di pendolari che, quotidianamente, usano il servizio ferroviario per raggiungere il posto di lavoro;
a fronte di un sensibile innalzamento delle tariffe, in particolare con l'introduzione del servizio «Frecciabianca» i cittadini si sarebbero aspettati almeno un servizio migliore che avrebbe dovuto agevolare i collegamenti;
l'intera zona interessata dalla linea ferroviaria «Tirrenica» è a forte vocazione turistica e i collegamenti stradali possono contare unicamente sulla SS1 Aurelia, sulle cui condizioni non credo di dover aggiungere molto, la difficoltà dei collegamenti ferroviari che finora hanno compensato lo spostamento dei cittadini e dei turisti rischia di diventare un handicap anche per le attività turistiche e marittime della zona -:
quali urgenti iniziative intenda adottare nell'ambito delle proprie competenze, al fine di garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, che rischia di essere compromesso da ulteriori penalizzazioni al servizio del trasporto ferroviario delle regioni interessate;
quali accurate verifiche, per quanto di competenza, intenda mettere in atto per chiarire le dinamiche dell'episodio segnalato evitando il ripetersi di situazioni di lentezza nell'affrontare e gestire l'emergenza di una situazione che avrebbe potuto avere risvolti più drammatici per la salute dei passeggeri;
se intenda impegnarsi al fine di risolvere il disagio dei passeggeri e dei lavoratori pendolari attraverso iniziative anche in qualità di azionista presso Trenitalia per ottenere la garanzia che il servizio di percorrenza dei treni rispetti gli orari stabiliti. (5-07292)