ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07259

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 660 del 04/07/2012
Firmatari
Primo firmatario: BINETTI PAOLA
Gruppo: UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Data firma: 04/07/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TESTA NUNZIO FRANCESCO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/07/2012
DE POLI ANTONIO UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO 04/07/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 04/07/2012
Stato iter:
05/07/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/07/2012
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
 
RISPOSTA GOVERNO 05/07/2012
Resoconto CARDINALE ADELFIO ELIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 05/07/2012
Resoconto BINETTI PAOLA UNIONE DI CENTRO PER IL TERZO POLO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/07/2012

SVOLTO IL 05/07/2012

CONCLUSO IL 05/07/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07259
presentata da
PAOLA BINETTI
mercoledì 4 luglio 2012, seduta n.660

BINETTI, NUNZIO FRANCESCO TESTA e DE POLI. -
Al Ministro della salute.
- Per sapere - premesso che:



la procura ha aperto un'inchiesta sui decessi per omicidio e lesioni colposi per i 3 operai delle Ferrovie dello Stato, di uno stabilimento romano, morti per un tumore tra il 2009 ed il 2011 e che fino alla metà degli anni '90 si sono occupati della manutenzione delle carrozze merci e viaggiatori, una mansione che prevedeva la pulizia dell'impianto dei freni dei vagoni;


l'ipotesi degli inquirenti è che le persone, scomparse in tarda età, siano morte per aver respirato l'amianto, un killer micidiale le cui conseguenze si pesano e si contano nell'arco di decenni inquirenti sostengono che, con molta probabilità, presto dovranno occuparsi di decine di casi identici tra gli ex manutentori e meccanici dell'impianto;


poco tempo dopo essere andati in pensione i tre uomini hanno cominciato ad avvertire i sintomi tipici di chi aveva lavorato gomito a gomito con il killer silenzioso;


il problema è stato sollevato e motivato dalle relazioni dei medici di tre asl della Capitale, obbligate a segnalare alla magistratura le morti che potrebbero essere ricondotte all'inalazione dell'amianto. Secondo i sanitari, i tre pazienti sarebbero deceduti per tumori provocati dalle fibre di questo minerale;


nel mondo si calcolano circa 120 mila decessi per amianto ogni anno, mentre in Italia sono circa 3 mila le vittime annue. Con un tempo di latenza che può essere anche superiore ai 20 anni, gli esperti prevedono che il «picco» di casi si avrà all'incirca nel 2020. Le fibre di amianto si disperdono nell'ambiente e si introducono nell'organismo con la respirazione, oppure attraverso l'acqua contaminata e non si sono registrati casi solamente fra gli operai o le persone che sono venute a contatto con le fibre per lavoro;


l'aumento del rischio di ammalarsi dipende da quanto si è stati esposti alla sostanza, ma è indicativo che molti dei casi attuali o recenti si verifichino in persone che con le aziende imputate non hanno mai avuto a che fare -:


se non ritenga urgente, al fine di scongiurare il pericolo per la salute dei cittadini che vivono in zone a grave rischio di contaminazione da polveri di amianto, assumere ogni iniziativa di competenza per definite misure ad hoc volte a tutelare i cittadini medesimi e quali urgenti iniziative intenda assumete atte a vigilate sull'effettiva applicazione di tutte le misure di prevenzione, attraverso, se necessario, lo stanziamento di ulteriori risorse. (5-07259)