CAPITANIO SANTOLINI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
la chiusura di oltre mille scuole, l'affidamento a un unico dirigente e a un unico direttore di più scuole avrà pesanti ricadute sulla qualità didattica e la funzionalità organizzativa;
secondo i dati forniti dal Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sul dimensionamento della rete scolastica saranno 1.013 le istituzioni scolastiche che verranno chiuse a partire dal prossimo anno scolastico a seguito dei piani di dimensionamento deliberati dalle amministrazioni regionali;
il numero suddetto dimensionamento comporterà un rilevante impoverimento tanto dell'organico che della rete scolastica pubblica con il rischio di sguarnire vaste aree del paese da veri e propri presidi formativi;
non meno complicata sarà la situazione di quelle scuole con meno di 600 alunni che, per effetto della legge n. 183 del 2011, non potranno avere un Dirigente scolastico e un Dsga titolare con ricadute inevitabili sull'organizzazione dei servizi e della didattica;
le istituzioni dei due cicli con meno di 600 alunni saranno affidate a reggenza ad un dirigente scolastico, mentre per i direttori dei servizi è previsto dalla legge 183 del 2011 che ad essi non può essere assegnato in via esclusiva una posto di Dsga;
si ridurrà il numero dei dirigenti, direttori e anche collaboratori scolastici ma il processo di dimensionamento non potrà proseguire ulteriormente, anzi, le scuole dovrebbero tornate a dimensioni quanto meno «europee»;
occorre, infine, sottolineare, la difficoltà in cui si troveranno nei prossimi mesi le scuole coinvolte nei dimensionamenti, dal momento che dovranno in un contesto caratterizzato da una notevole mobilità del personale, a rivedere, a chiudere ed aprire bilanci, a trasferire risorse finanziarie e strumentali, a riorganizzare le attività amministrative e a riprogrammare le attività didattiche adeguandole alle nuove situazioni;
verrà richiesto alle scuole ed ai lavoratori una enorme mole di lavoro per la ristrutturazione del servizio di istruzione per conseguire risparmi sul personale, senza sostegno per la formazione e senza le risorse necessarie, ma al contrario con un aumento delle prestazioni richieste e delle responsabilità -:
se non ritenga opportuno procedere ad un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, ove non fosse già istituito, o in via di istituzione, al fine di tutelare nell'ambito di una politica di ridimensionamento l'offerta formativa, la qualità della didattica e il buon funzionamento dell'anno scolastico. (5-07245)