ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07202

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: BECCALOSSI VIVIANA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 27/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 27/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 27/06/2012
Stato iter:
28/06/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 28/06/2012
Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 28/06/2012
Resoconto BRAGA FRANCO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 28/06/2012
Resoconto CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/06/2012

SVOLTO IL 28/06/2012

CONCLUSO IL 28/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-07202
presentata da
VIVIANA BECCALOSSI
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657

BECCALOSSI e CATANOSO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

in queste settimane In Italia si stanno verificando massicce importazioni di prodotti designati «olio extravergine di oliva» e/o «olio di oliva vergine» provenienti da Paesi extra UE (Tunisia, Marocco, Algeria, Turchia) ma anche comunitari (Grecia e Spagna) senza che sui relativi documenti commerciali risulti la designazione dell'origine che, invece, è obbligatoria ai sensi dell'articolo 4 e articolo 9 comma 3 del decreto ministeriale 10 novembre 2009 recante disposizioni nazionali relative alle norme di commercializzazione dell'olio di oliva;

tale escamotage è stato messo a punto da taluni soggetti i quali, dopo aver importato in Italia tali prodotti dall'estero (spesso di dubbia qualità merceologica e salutistico-nutrizionale) li rivendono a grandi industrie dell'imbottigliamento previa aggiunta sui relativi documenti commerciali in modo fraudolento la dicitura «Prodotto in Italia»;

la conseguenza è che, poiché quella appena trascorsa in Italia è stata una annata di scarsa produzione di oli extravergini di oliva di buona qualità a causa del decorso invernale sfavorevole unitamente (nel Salento) a massicci attacchi di Lebbra dell'Olivo (gleosporium olivarum alm.), taluni operatori della grande industria ha trovato comunque il modo di continuare ad imbottigliare e ad immettere sul mercato del nostro Paese olio extravergine di oliva falsamente designato in etichetta come «Made in Italy»;

la fattispecie di cui al decreto ministeriale 10 novembre 2009 all'articolo 9, comma 3, che testualmente prevede che «I documenti utilizzati per la movimentazione degli oli, oltre alla categoria e alla quantità dell'olio, alla data di emissione, nominativo e all'indirizzo dello speditore e del destinatario, riportano le indicazioni di cui all'articolo 5 lettere a) e b), del regolamento» (regolamento CE n. 1019/2002, ndr) non ha la relativa specifica disposizione sanzionatoria (né nel decreto legislativo 30 settembre 2005 n. 225 e neppure nel decreto legislativo n. 109 del 1992) -:

quali provvedimenti intenda adottare il Ministro interrogato per risolvere le problematiche esposte in premessa.
(5-07202)