GIAMMANCO, FRASSINETTI, CECCACCI RUBINO, MANNUCCI, BIASOTTI, ANTONINO FOTI, VINCENZO ANTONIO FONTANA e REPETTI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
nei giorni scorsi, a seguito del fallimento della società «Parks and Leisure s.r.l.» è stato pubblicato dalla VII Sezione civile fallimentare del tribunale di Napoli l'invito a presentare offerte irrevocabili per l'acquisto di lotto unico costituito dal complesso aziendale che si articola in due rami, di cui uno è il «Giardino Zoologico di Napoli»;
in tale invito si legge che il complesso aziendale è costituito fra l'altro da «tutti gli animali ospitati nel parco zoologico (...) e si segnala che alcuni degli animali ospitati risultano non di proprietà della procedura fallimentare, bensì in mera custodia giudiziaria perché sottoposti a precedente sequestro o confisca anche se gli stessi risultano di difficile trasferibilità in quanto anziani ed abituati ai loro spazi»;
a notizia dell'interrogante si tratterebbe di due tigri e di 1 leopardo;
da anni gli animali nello zoo di Napoli, la cui precedente gestione era già fallita nel 2003 - con aggravio di costi sulle casse pubbliche - versano in condizioni critiche;
a notizia dell'interrogante, resa pubblica da organi locali di stampa, è in corso un'inchiesta della procura della Repubblica per maltrattamenti come sanzionati dal codice penale e altre violazioni di leggi;
a quanto risulta gli animali, fra i quali i tre di proprietà dello Stato, sono stati dichiarati intrasportabili mentre a notizia dell'interrogante essi possono essere tranquillamente trasportati e trasferiti in strutture confacenti;
tale spostamento oltre che essere un atto dovuto per assicurare condizioni di benessere per gli animali, alleggerirebbe il carico economico che il comune di Napoli è comunque costretto a sopportare visti i contributi a fondo perduto che ha destinato alla struttura negli ultimi mesi di procedura fallimentare e prevedibilmente sarà costretto a continuare ad assicurare ancora nei prossimi mesi;
ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 73 del 2005, recante attuazione della direttiva 1999/22/CE relativa alla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è responsabile dell'accertamento delle condizioni delle strutture e, ad oggi, risulta essere anche il proprietario dei tre animali citati in premessa;
allo zoo di Napoli non è stata rilasciata la licenza prescritta dall'articolo 4 del decreto legislativo n. 73 del 2005;
l'articolo 5 del decreto legislativo n. 73 del 2005 prevede che, in caso di chiusura del giardino zoologico, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è responsabile per l'accertamento che gli animali siano mantenuti in condizioni conformi a quanto previsto dallo stesso decreto e, in caso contrario, dell'eventuale trasferimento in un'altra struttura più adeguata -:
quali provvedimenti intenda intraprendere affinché venga garantita la piena osservanza delle disposizioni previste dal decreto legislativo citato in premessa e per evitare che gli animali, di proprietà dello Stato, vengano venduti e che venga loro assicurato il benessere in strutture più adatte;
chi abbia valutato, con quale mandato, con quali certificazioni e su quali basi tecnico-scientifiche, l'intrasferibilità dei tre animali;
se risulti se e quali sanzioni siano state disposte a carico di coloro che ancora gestiscono l'esercizio dello zoo di Napoli, non essendo in possesso di alcuna licenza. (5-07184)