ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07173

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 653 del 20/06/2012
Abbinamenti
Atto 5/07029 abbinato in data 12/09/2012
Firmatari
Primo firmatario: BELLANOVA TERESA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 20/06/2012
Stato iter:
12/09/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/09/2012
Resoconto DE VINCENTI CLAUDIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/09/2012
Resoconto BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/06/2012

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 12/09/2012

DISCUSSIONE IL 12/09/2012

SVOLTO IL 12/09/2012

CONCLUSO IL 12/09/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07173
presentata da
TERESA BELLANOVA
mercoledì 20 giugno 2012, seduta n.653

BELLANOVA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

a seguito della decisione della multinazionale British American Tobacco Italia di chiudere il sito leccese, nel settembre 2010, 22 lavoratori sono stati ricollocati in forze all'azienda di Pomezia, HDS, ed assunti in data 4 luglio 2011;

il 2 dicembre 2010 è stato siglato un accordo presso il Ministero dello sviluppo economico nel quale si legge «Al restante personale appartenente a ditte terze ed operante in maniera continuativa presso lo stabilimento di Lecce sarà offerta ricollocazione in attività di servizio e più precisamente: [...] per circa 26 addetti in attività di servizio sul territorio da parte della società HDS, tenuto conto delle professionalità richieste dalla società e dalla residenza degli addetti»;

all'ultimo capoverso, pagina 9, del sopra citato accordo si legge «Le parti convengono che il presente piano industriale (ricollocazione e attività industriali e di servizio) sarà oggetto di monitoraggio ministeriale semestrale, o comunque a richiesta di una delle parti da parte dei firmatari del presente accordo»;

all'interrogante sembra sia utile sottolineare ciò che è stato più volte asserito da alcuni rappresentanti sindacali, vale a dire che al tavolo ministeriale «fu proprio BAT a presentare le aziende»;

HDS ha presentato ben tre piani industriali, come peraltro sottolinea la stampa in questi giorni. Sulla testata Paese Nuovo si legge «il primo parlava di turismo e di servizi per conto delle altre società che devono riconvertire la ex BAT; il secondo parlava di flaconcini per il sapone da produrre e da destinare alle strutture alberghiere del territorio; il terzo, parla invece di pulizia e smaltimento pannelli fotovoltaici»;

il 1o gennaio 2012, dopo il fallimento del secondo piano industriale, HDS avvia un nuovo ramo d'azienda, l'HDS Green Energy, controllata al 100 per cento da HDS spa, con il quale pensa di risolvere il problema del ricollocamento dei lavoratori operanti precedentemente nella BAT Italia;

sempre da fonti giornalistiche si legge che «allo start up ci ha pensato in buona parte BAT Italia, garantendo ad HDS risorse [...] e a chiedere all'azienda amministrata da Alessandro Paoletti dove fosse andato a finire il "milione di euro" ricevuto da BAT furono proprio i lavoratori nel bollente tavolo alla Provincia del 17 febbraio 2012». Nella stessa sede sembrerebbe che HDS abbia riferito, durante l'incontro, di avere un piano industriale, ma non le commesse per metterlo in atto;

il 9 marzo 2012 presso la provincia di Lecce l'azienda HDS, dopo aver presentato due differenti, piani industriali, comunicava di aver acquisito un nuovo ventaglio di partner ed, a pagina 19, del terzo piano industriale, come riporta la stampa locale si legge «Commesse acquisite: Beghelli spa, GSF Capital e Espe». Ed accanto al cliente Espe sono anche indicate «le collocazioni dei lotti, nonché la data di inizio dei lavori»;

il 23 maggio 2012 i dipendenti dell'azienda HDS, sembrerebbe a seguito di ritardi nei pagamenti, hanno manifestato il loro disappunto improvvisando un'assemblea spontanea;

qualche giorno addietro HDS ha annunciato il licenziamento collettivo dei lavoratori e la conseguente richiesta di messa in mobilità per i 22 dipendenti. La causa, come riportato il 17 giugno 2012 dalla testata il Nuovo Quotidiano di Puglia «sembrerebbe dovuta all'interruzione delle commesse a seguito delle proteste dei lavoratori»;

sul giornale Il Paese Nuovo di martedì 19 giugno si legge: «La società Espe, capofila del network Espe Group, precisa di non avere mai avuto rapporti contrattuali, né commesse aperte con HDS Green Energy e pertanto di non aver mai revocato alcuna commessa»;

va detto che il travaglio che i sopracitati lavoratori hanno dovuto subire a due anni e mezzo dalla firma dell'accordo ministeriale è consistente. Queste persone sono state dapprima collocate in mobilità, poi assunte il 4 luglio 2011, come sopra detto, hanno effettuato corsi di formazione propedeutici all'acquisizione di competenze per espletare la nuova attività, ad aprile 2012 collocate in regime di cassa integrazione in deroga regionale fino al 30 giugno 2012 ed ora, a quanto sembrerebbe dalla richiesta dell'azienda, saranno licenziate e ricollocate in mobilità -:

se i Ministri interrogati non ritengano doveroso acclarare quanto è contato complessivamente allo Stato il presunto piano di riconversione, nella fattispecie relativamente al segmento riguardante HDS, in termini di utilizzo di ammortizzatori sociali che avrebbero dovuto aiutare il percorso di una nuova collocazione dei lavoratori e che invece, a quanto sembra per decisione dell'azienda, dopo ben due anni e mezzo si ritroveranno comunque a fuoriuscire dal circuito lavorativo, con il drammatico esito di infrangere, nonostante i sacrifici dei lavoratori, i sogni di una nuova collocazione lavorativa;

se il monitoraggio ministeriale semestrale sia mai stato effettuato, così come stabilito nell'accordo del 2 dicembre 2010, e, se così non fosse, per quali motivazioni non si sia inteso seguire capillarmente l'iter di riconversione lavorativa dei dipendenti ex BAT, anche per far fede alla credibilità delle istituzioni, proprio alla luce delle dichiarazioni di smentita rilasciate dal gruppo Espe;

se i Ministri interrogati non ritengano inderogabile la convocazione di un incontro istituzionale nelle sedi ministeriali per porre finalmente avvio ad una verifica complessiva degli impegni assunti e sottoscritti da parte della azienda HDS, come di tutti gli altri attori coinvolti nell'accordo del 2 dicembre 2010. (5-07173)