ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07156

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 653 del 20/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GNECCHI MARIALUISA PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2012
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2012
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2012
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 20/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07156
presentata da
LAURA GARAVINI
mercoledì 20 giugno 2012, seduta n.653

GARAVINI, GNECCHI, GIANNI FARINA, FEDI e PORTA. -
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

l'Ufficio europeo brevetti (UEB) annovera tra i suoi dipendenti quasi 500 funzionari italiani, una parte dei quali ha maturato una posizione contributiva presso l'INPS o, in casi isolati, un ente previdenziale equivalente, in precedenti rapporti di lavoro dipendente in Italia, tuttavia per un numero di anni ben inferiori al minimo necessario per poter ottenere una pensione in Italia al raggiungimento dell'età pensionabile;

fino ad oggi lo Stato italiano non ha concesso la possibilità di trasferimento dei contributi previdenziali al fondo pensioni dell'UEB, come hanno fatto la maggior parte dei 34 Stati aderenti all'Organizzazione europea dei brevetti, per cui tali contributi risultano totalmente persi per i funzionari che si trovano in questa situazione, poiché il codice legale dell'UEB prevede, ai fini della salvaguardia dei periodi contributivi precedenti per la corresponsione del proprio trattamento pensionistico, solamente il trasferimento al fondo pensioni dell'UEB dei contributi previdenziali versati ad altri enti prima dell'inizio dell'attività lavorativa all'UEB;

su detta questione è già stato presentato atto di sindacato ispettivo 4-01149 - del 25 settembre 2008 a firma Di Biagio e nella relativa risposta scritta, a firma dell'ex sottosegretario al Lavoro Bellotti si sostiene che il trasferimento dei contributi non si ritiene percorribile per l'insostenibilità degli oneri finanziari e che comunque a tale riguardo occorre comunque una specifica norma di legge. Come alternativa, prosegue il Ministero interrogato, si propone a questi lavoratori di utilizzare l'istituto della totalizzazione;

va rimarcato che l'Italia permette già da qualche tempo il trasferimento dei contributi previdenziali per i funzionari italiani di altri organismi internazionali, come per esempio la Commissione europea, la Banca centrale europea, l'Istituto universitario europeo, l'EFDA e quindi non si comprende, per quali reconditi motivi, visto che trattasi di contributi accreditati su posizioni individuali, questo percorso non possa essere adottato anche per i funzionari italiani dell'UEB;

il Ministero, sempre nella risposta al succitato atto ispettivo, continua a riproporre per questi funzionari, l'istituto della totalizzazione (o pro-rata) pur essendo a conoscenza che il dipartimento legale dell'UEB non considera fattibile questo percorso basato sulla totalizzazione, perché sancirebbe una disparità di trattamento dei funzionari italiani nei confronti dei funzionari UEB di altre nazionalità che godono della possibilità di trasferimento;

una soluzione non coerente alla suesposta problematica, rischia di attivare in prospettiva un contenzioso da parte dei soggetti interessati, che chiedono solo e unicamente venga rimossa questa assurda disparità di trattamento -:

quali provvedimenti intenda intraprendere il Ministro al fine di correggere la suddetta situazione che penalizza fortemente i funzionari italiani dell'UEB e che non ha ragion d'essere, sia rispetto ad altri funzionari italiani operanti in altre istituzioni europee, che ai funzionari UEB degli altri Paesi dell'Unione europea.
(5-07156)