ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07154

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 653 del 20/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: PILI MAURO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 20/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VELLA PAOLO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/06/2012
MURGIA BRUNO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/06/2012
NIZZI SETTIMO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/06/2012
PORCU CARMELO POPOLO DELLA LIBERTA' 20/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/06/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/06/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07154
presentata da
MAURO PILI
mercoledì 20 giugno 2012, seduta n.653

PILI, VELLA, MURGIA, NIZZI e PORCU. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

nei giorni 15 e 16 giugno 2012 nelle carceri sarde sono stati trasferiti oltre cento detenuti provenienti dalle strutture carcerarie del Nord Italia;

i detenuti sono stati distribuiti tra le carceri di Alghero, Is Arenas, Mamone, Sassari e Cagliari;

la decisione repentina del Ministero della giustizia attraverso i competenti dipartimenti sarebbe stata motivata con la giustificazione poco plausibile del terremoto ma che in realtà si configura come una prima azione di sfollamento dei carceri del Nord Italia a scapito della Sardegna;

il sottoscritto interrogante nella giornata di domenica 17 giugno 2012 ha compiuto una visita ispettiva nel carcere di Alghero per rendersi personalmente conto della situazione e verificare gli effetti di questa prima ondata di trasferimenti di detenuti in Sardegna che sta mettendo in ginocchio il sistema penitenziario sardo;

il mondo carcerario sardo rischia il collasso logistico, operativo gestionale e sanitario da un momento all'altro;

siamo dinanzi a decisioni insostenibili sotto ogni punto di vista considerato che, dopo la visita del Ministro della giustizia, ci si attendeva ben altre azioni da parte del Governo;

non è trascorso nemmeno un mese dalla visita del Ministro competente alle carceri sarde che tale decisione di trasferire cento detenuti dal Nord Italia alla Sardegna pesa come una dura ed ennesima azione unilaterale sul sistema carcerario sardo;

anziché aprire le nuove carceri, coprire le spaventose carenze di personale, far ritornare in Sardegna le centinaia di agenti sardi sparsi nelle carceri del Nord Italia il Governo non fa altro che trasferire in Sardegna oltre 100 detenuti in un solo giorno;

dalla visita del Ministro si sarebbero aspettate ben altre risposte considerato che in quell'occasione si era impegnata alla consegna del carcere di Massama tre giorni dopo la visita, quello di Nuchis a Tempio in tempi rapidi;

tutte le nuove strutture carcerarie risultano chiuse e inutilizzate;

nonostante tutto ciò si decide in maniera improvvida di trasferire 100 detenuti dal Nord Italia nelle vecchie carceri sarde dove, oltre il limite logistico e della vetustà delle strutture, si contano carenze d'organico di oltre 40 per cento;

la realtà è che il Ministro della giustizia ha ignorato l'unico problema che si può risolvere in tempi rapidi e con un proprio provvedimento urgente: il trasferimento in Sardegna degli agenti sardi dislocati nel Nord Italia;

la decisione di trasferire oltre 100 detenuti dal Nord Italia e dislocarli nelle carceri di Alghero, Is Arenas e Cagliari è la dimostrazione evidente della scelta del Ministro di considerare la Sardegna come una vera e propria cayenna;

la percentuale di oltre l'80 per cento di detenuti extracomunitari tra quelli trasferiti tra il 15 e il 16 giugno scorsi secondo l'interrogante conferma che il Ministero sta agendo con l'unico intento di stivare nell'isola il maggior numero di detenuti prima delle ferie estive, proprio per le difficoltà di trasporto dei detenuti legati alle carenze di personale nel periodo estivo;

tutto questo è inaccettabile;

i parametri di sicurezza ormai non sono più sostenibili considerato che per esempio la struttura penitenziaria di Alghero ha una pianta organica di 92 agenti per tre sezioni, mentre adesso ne ha 66 con ben 7 sezioni funzionanti. Siamo dinanzi a carenze che vanno ben oltre il 50 per cento;

risulta insostenibile anche il carico dei detenuti Alghero con i suoi attuali 221 detenuti considerato che potrebbe contenerne massimo 158;

basterebbe questo dato per far comprendere l'atteggiamento ad avviso degli interroganti superficiale alla base di queste scelte di nuovi e reiterati trasferimenti di detenuti in Sardegna ignorando i problemi veri delle carceri sarde;

nel corso della visita ispettiva in carcere con gli operatori sanitari è stata riscontrata anche la gravissima situazione che si potrebbe generare sin dal prossimo primo luglio quando la gestione sanitaria passerà dall'amministrazione penitenziaria a quella sanitaria regionale;

si sta rischiando un vero e proprio collasso sanitario nelle carceri sarde considerato che vengono messe a rischio le prestazioni specialistiche da parte delle professionalità che hanno maturato all'interno delle strutture penitenziarie un'esperienza unica nella casistica sanitario penitenziaria -:

se non intenda recedere da nuovi e ulteriori trasferimenti di detenuti dalle carceri del Nord Italia verso la Sardegna;

se non intenda intervenire con determinazione al fine di predisporre un piano di apertura delle nuove carceri che parta dall'esigenza di dotare le nuove strutture di personale adeguato sul piano operativo gestionale;

se non intenda promuovere un'apposita mobilità del personale nato in Sardegna in forze alla polizia penitenziaria per dislocarlo nelle nuove strutture carcerarie dell'isola;

se non intenda affrontare con urgenza il problema relativo alla sicurezza delle strutture sanitarie in relazione alla situazione che si sta venendo a creare relativamente al passaggio di competenze tra la gestione penitenziaria della sanità interna alle strutture carcerarie e quella di competenza delle aziende sanitarie locali. (5-07154)