ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07135

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 652 del 19/06/2012
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/09175
Firmatari
Primo firmatario: TURCO MAURIZIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/06/2012
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2012
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2012
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2012
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2012
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 19/06/2012


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/06/2012
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 12/10/2012
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/06/2012

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 12/10/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-07135
presentata da
MAURIZIO TURCO
martedì 19 giugno 2012, seduta n.652

MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri.
- Per sapere - premesso che:

in data 6 ottobre 2010 il vicepresidente iraniano Mohammad Reza Mirtajoddin, ricevuto da Benedetto XVI al termine dell'udienza generale, gli consegnava una lettera da parte del presidente della repubblica iraniana Mahmud Ahmadinejad con la quale propone una «collaborazione fra religioni divine» per fermare «il secolarismo, l'umanesimo estremista occidentale e la crescente tendenza dell'uomo a concentrarsi solo sulla vita materiale». Obiettivo «terreno» è quello di «cambiare le strutture tiranniche che governano il pianeta»;

in data 22 ottobre 2010, il quotidiano della Santa Sede L'Osservatore romano ha pubblicato un articolo scritto dal Ministro degli affari esteri, onorevole Franco Frattini, dal titolo la libertà di promuovere la pace;

in tale articolo il Ministro scriveva: «I cristiani dovranno essere consapevoli anche di ricercare con i musulmani un'intesa su come contrastare quegli aspetti che, al pari dell'estremismo, minacciano la società. Mi riferisco all'ateismo, al materialismo e al relativismo. Cristiani, musulmani ed ebrei possono lavorare per raggiungere questo comune obiettivo. Credo che occorra un nuovo umanesimo per contrastare questi fenomeni perversi, perché soltanto la centralità della persona umana è un antidoto che previene il fanatismo e l'intolleranza;

tale articolo è stato ripreso integralmente sul sito internet del Ministero e segnalato in home page;

ad avviso degli interroganti tali dichiarazioni costituiscono una pesante denigrazione dei circa dieci milioni di italiani che non si identificano in alcuna religione;

sempre ad avviso degli interroganti le parole del Ministro Frattini si pongono in contrasto con l'articolo 3 della Costituzione sull'uguaglianza di tutti i cittadini, l'articolo 19 della stessa Costituzione sulla libertà religiosa (che la Corte costituzionale ha esteso, con sentenza n. 117/1979, alla «libertà di coscienza dei non credenti»), nonché con il supremo principio costituzionale della laicità dello Stato;

tali affermazioni trasmettono il messaggio che i cittadini non credenti devono invece essere considerati titolari di diritti inferiori rispetto ai cittadini credenti;

tali frasi possono creare secondo gli interroganti un clima intimidatorio nei confronti dei cittadini non credenti;

nel rilevare che «solo l'Italia tra i Paesi fondatori dell'Unione europea ha sottoscritto il ricorso» contro la sentenza con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo che ha stabilito che la presenza del crocifisso nelle aule scolastiche costituisce una violazione della libertà religiosa, secondo gli interroganti, la politica religiosa del governo è troppo ossequiosa delle gerarchie della Chiesa cattolica, tanto da spingere a dichiarazioni in contrasto con la libertà di coscienza riconosciuta nelle convenzioni internazionali sottoscritte dallo Stato italiano;

appare inopportuno che il Ministro degli affari esteri italiano scriva articoli di questo tipo sul quotidiano ufficiale di un altro Stato, e di quella stessa confessione religiosa verso cui vanno le attenzioni del Governo a cui appartiene;

appare altresì preoccupante la consonanza delle parole del presidente iraniano e del Ministro degli esteri italiano su una materia così delicata -:

se le dichiarazioni rese dal Ministro degli affari esteri siano state concordate con il Presidente del Consiglio dei ministri come previsto dall'articolo 5, comma 2, lettera d), della legge n. 400 del 1998;

se vi siano effettivamente in corso iniziative politiche comuni volte al raggiungimento del comune obiettivo, delineato dal Ministro degli affari esteri.
(5-07135)